DOMANDA
Egr. Prof. Restelli, le scrivo per mia madre.
Mia madre, una donna di 52 anni,costituzione media, accusava dolori a livello dello sterno durante il passeggio prolungato in strada (dolori che sparivano non appena si fermava a riposo) e dimagrimento (riduzione dello stimolo della fame e quindi della sua alimentazione quotidiana).Manifestava inoltre dispepsia relativamente frequente, reflusso esofageo da circa 3-4 anni. A tal riguardo il medico curante si era sempre espresso in favore di un fattore da stress (ampiamente supportato dalla condizione lavorativa in cui si trovava).
Da accertamenti strumentali fatti in regime di ricovero in ospedale però è stata riscontrata una massa sottodiaframmatica retroperitoneale di circa 12 cm, diciamo con compressione a livello dell’esofago e forse dei polmoni.
La struttura appariva molto ben definita nei contorni e non manifestava vascolarizzazione.Le analisi del sangue risultavano nella norma, con valori leggermente alterati per ves (24) e esosinofilia lieve.
Markers tumorali negativi.
Tac total body priva di manifestazioni solide in altre sedi.E’ stata eseguita una broncoscopia e una gastroscopia con prelievi bioptici da cui si attendono risultati. In ospedale però hanno intenzione di procedere con un’operazione,dicono inusuale e complessa,senza nemmeno dar conto degli esiti degli esami istologici.
Allora la mia domanda è: è giusto procedere in questa direzione?non c’è nessun tipo di patologia che possa richiedere un approccio diverso?
RISPOSTA
Gentile Signora
dare un consiglio è molto difficile senza poter valutare la documentazione diagnostica del caso clinico. Dalla sua descrizione l’indicazione chirurgica è comunque corretta, in quanto le dimensioni determinano un effetto compressivo sulle altre strutture e la sintomatologia descritta è compatibile. Da quanto riferisce dovrebbe comunque essere una formazione benigna.
Cordiali saluti
Dr. Bruno Restelli, Specialista in Medicina Interna, Centro Diagnostico Italiano