DOMANDA
Gentile Dottore
sono una donna di 36 anni e Le scrivo per un problema che da qualche giorno mi sta facendo preoccupare. Da circa una settimana ho un fastidioso senso di sbandamento. Mi sento instabile, come se mi trovassi su una barca. Non vedo girare la stanza, sono io che mi sento “dondolare”. Premetto che la settimana scorsa ho avuto un tremendo mal di testa dovuto all’infiammazione della cervicale. Purtroppo diversi anni fa ho avuto un incidente un pò particolare, in quanto un signore con la sua bicicletta mi ha investita colpendomi con il manubrio proprio in mezzo alla schiena. All’epoca ho fatto vari esami che mi avevano riscontrato una discopatia tra due vertebre. Circa tre anni fa ho avuto lo stesso problema di vertigini, molto più forti di come le ho adesso. Feci una visita dall’ ORL che non riscontrò niente di anomalo. Sto scrivendo a Lei perchè volevo capire se questo senso di sbandamento è dipeso proprio dalla cervicale (come mi è stato detto dal mio medico curante) o se invece potrebbe dipendere da qualche problema di Sua competenza. Se sto seduta o sdraiata il senso di sbandamento diminuisce ma non sparisce del tutto, aumenta invece se sto in piedi e muovo la testa magari velocemente. Al momento il mio medico curante mi ha consigliato una visita da un fisiatra. Volevo sapere se secondo Lei i miei sintomi sono riconducibili ad un problema di orecchio e quindi se è il caso di fare una visita anche da un otorino. In attesa di una sua risposta, La ringrazio.
RISPOSTA
Gentilissima Signora/ina, ritengo molto utile una visita da parte di un Otorinolaringoiatra, il quale potrà valutare il Suo stato in maniera adeguata per le competenze vestibolari proprie della nostra Disciplina. Potrà eseguire un esame cocleo-vestibolare e prescrivereLe gli accertamenti più opportuni (es. rx rachide cervicale ed articolazione atlanto-occipitale, visita neurologica, es. ecodoppler dei tronchi sopra-aortici, etc.). Raggiunta una diagnosi di certezza e prescriverà idonea cura.
Resto a Sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti. Prof. F. Muscianisi