DOMANDA
Gent.le dr.ssa De Lauretis,
io e mio marito (entrambi 32 anni) abbiamo iniziato a fare le analisi di rito che ci porteranno alla ICSI, causa principale oligospermia da parte di mio marito. Dalle analisi è emerso che anche io non sono “messa benissimo”:
FSH: 19.9 IE/l (range 3.5-12.5)
Estradiolo: 49 pmol/l (range 46-607)
AMH: 2.3 pmol/l (range 0.5-52)
Ci è stato detto che la mia riserva ovarica non è più cosi buona, che con questi valori non possiamo fare la diagnosi preimpianto e che anche l’ICSI è a rischio. Premetto che il mio FSH, nel 2013 e 2015, era rispettivamente di 6.4 e 5.9.
Sono inoltre portatrice sana della sindrome dell’x-fragile, quindi a rischio menopausa precoce, e ipotiroidea (prendo eutirox 100, i valori sono nella norma). Ci hanno detto che non serve ricontrollare i valori di FSH in un altro mese e ci hanno comunicato che effettueremo Icsi con protocollo corto. Ho appena iniziato con Prodafem (pastiglie) sino a fine marzo, e dal 2° giorno del ciclo Primolut N (pastiglie). E a metà aprile inizierò le stimolazioni, anche se non so ancora in cosa consisteranno perchè verrà deciso in seguito.
Per quanto riguarda la diagnosi preimpianto, mi hanno detto che vedremo come andranno le stimolazioni (pensano sia una poor responder dato il mio fsh e amh): se avrò prodotto un numero adeguato di follicoli, effettueremo la diagnosi. Altrimenti possiamo decidere o di tentare la sorte e quindi rinunciare alla diagnosi, o di congelare quelli che riusciranno a prendere ed effettuare poi una seconda stimolazione e un secondo pick up e aggiungerli ai primi prodotti.
Sinceramente sono un pò confusa. Non capisco se la situazione è così tragica e se sto solo perdendo tempo e soldi nel fare questo percorso…I medici non mi sono sembrati molto ottimisti. Lei cosa ne pensa?
La ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Carissima,
le informazioni che mi dà sono sicuramente importanti.. in queste condizioni non è lecito aspettarsi una risposta ovarica adeguata e la sua situazione genetica non lascia molto ottimismo… sicuramente un tentativo va fatto prima di prendere altre decisioni, ma, ripeto, le possibilità di successo sono molto basse, Tralascerei la diagnosi genetica pre-impianto, nel senso che ha senso farla se si recuperano almeno una decina di ovociti : evento che non è corretto attendersi nella vostra situazione. Ovviamente, il caso la fa da padrone, nel senso che basta la cellula uovo giusta che fa la differenza sul risultato. Un abbraccio e molti auguri.