DOMANDA
Salve dottore
Sono C un ragazzo gay di 20 anni.
Per quanto mi ricordo sono sempre stato gay e mi sono sempre piaciuti i piedi maschili, fin da piccolissimo (ricordo bene ad esempio che mi eccitavano molto i piedi di mio padre). Fin qui però non è un problema.
I ragazzi mi piacciono, mi eccito se sono a contatto con un bel ragazzo, e mi sono sempre innamorato di ragazzi. Il problema è però che non ho alcun interesse per il pene o per il sesso anale con i ragazzi, cose che sono invece generalmente al centro del sesso gay.
Cioè, io non ho mai provato a fare sesso orale o anale con un ragazzo ma so che non mi ecciterebbe (o almeno, il pensiero non mi eccita, anzi mi fa fanche un pò schifo), l’unica cosa che mi eccita fino all’orgasmo sono i piedi dei ragazzi, ed essere sottomesso da essi!
So che il feticismo dei piedi è molto diffuso, e io lo accetterei di buon grado se non fosse però che questo è il mio unico modo per raggiungere l’erezione e questo naturalmente mi limita moltissimo nella mia vita sentimentale e sessuale in quanto ovviamente ogni ragazzo che conosco vorrebbe fare sesso nel senso “classico” del termine, e io non posso dirgli solo “no mi dispiace io lecco solo i piedi”…perchè per me praticamente il sesso è questo.
Cosa fare? Cosa posso fare per…ehm…”allargare i miei orizzonti sessuali”? E’ una situazione risolvibile?
Grazie!
RISPOSTA
Caro C. il tuo descritto “homosexual foot fetish”, studiato da Weinberg nel 1995, è una forma peculiare di feticismo dato che per feticismo tipico si intende la focalizzazione sessuale su un oggetto intimamente associato al corpo umano. Di solito insorge nei maschi adolescenti o anche prima, è collegato alle prime stimolazioni sessuali, e potrebbe avere la funzione di un simbolo fallico per inconscie paure di castrazione. L’attrazione per parti maschili o femminili in questi periodi di sviluppo può influire sia sullo sviluppo dell’identità sessuale (compresa la meta sessuale) sia sulla successiva costante e parziale focalizzazione a scapito di un disinteresse sessuale per il resto del corpo e/o del partner (diventato virtuale). Anche il tuo desiderio di sottomissione potrebbe essere strettamente legato al percorso di sviluppo della tua identità sessuale. Sicuramente ti sarebbe utile un incontro con uno psicoterapeuta per comprendere meglio i momenti storici di insorgenza e ridurre il tuo attuale disagio aiutandoti a integrare una sessualità più completa e soddisfacente anche per il partner. Quello che ha un significato erotico in un certo momento della nostra vita può non averlo in seguito.
Gabriele Optale