Sesso e piedi

    DOMANDA

    Salve dottore

    Sono C un ragazzo gay di 20 anni.

    Per quanto mi ricordo sono sempre stato gay e mi sono sempre piaciuti i piedi maschili, fin da piccolissimo (ricordo bene ad esempio che mi eccitavano molto i piedi di mio padre). Fin qui però non è un problema.

    I ragazzi mi piacciono, mi eccito se sono a contatto con un bel ragazzo, e mi sono sempre innamorato di ragazzi. Il problema è però che non ho alcun interesse per il pene o per il sesso anale con i ragazzi, cose che sono invece generalmente al centro del sesso gay.

    Cioè, io non ho mai provato a fare sesso orale o anale con un ragazzo ma so che non mi ecciterebbe (o almeno, il pensiero non mi eccita, anzi mi fa fanche un pò schifo), l’unica cosa che mi eccita fino all’orgasmo sono i piedi dei ragazzi, ed essere sottomesso da essi!

    So che il feticismo dei piedi è molto diffuso, e io lo accetterei di buon grado se non fosse però che questo è il mio unico modo per raggiungere l’erezione e questo naturalmente mi limita moltissimo nella mia vita sentimentale e sessuale in quanto ovviamente ogni ragazzo che conosco vorrebbe fare sesso nel senso “classico” del termine, e io non posso dirgli solo “no mi dispiace io lecco solo i piedi”…perchè per me praticamente il sesso è questo.

    Cosa fare? Cosa posso fare per…ehm…”allargare i miei orizzonti sessuali”? E’ una situazione risolvibile?

    Grazie!

    RISPOSTA

    Come lei giustamente rileva il feticismo dei piedi è piuttosto diffuso nella popolazione maschile e non crea in genere problemi, a meno che non sia esclusivo, quando cioè la persona riesce a eccitarsi sessualmente solo toccando o manipolando in vario modo piedi altrui.
    Se questo fosse davvero il suo caso (e per appurarlo le consiglio di rivolgersi a uno psicosessuologo esperto), si potrebbe cercare di utilizzare il metodo dell’ ‘incorporazione’ (De Silva, 1998). Si può applicare a casi in cui il feticismo non è intrinsecamente inaccettabile e il partner può essere disposto a includerlo come parte limitata nei rapporti sessuali.
    In tal modo si può concordare di ridurre gradualmente il ruolo degli elementi feticistici nella vita sessuale di coppia. Per esempio un feticista del cuoio o della gomma può ridurre gradualmente i feticci fino a portare solo un nastro di cuoio/gomma al braccio durante il rapporto sessuale, oppure si può optare per un controllo temporale, usando una negoziazione per cui il feticcio può essere usato solo in certi giorni della settimana, mentre nei rimanenti l’attività sessuale dovrà essere portata avanti senza il ricorso a tali oggetti. Tale procedura potrebbe essere adattata al suo caso, cercando nel contempo di trovare altre situazioni sessuali in grado di eccitarla (anche se inizialmente in modo più limitato). Tale intervento dovrà in ogni caso essere supervisionato da uno specialista in campo sessuologico.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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