Sessualità difficile

    Pubblicato il: 29 Marzo 2012 Aggiornato il: 29 Marzo 2012

    DOMANDA

    Salve Dottoressa,
    Cercherò di essere breve.Ultimamente ho gravi problemi di erezione.Ho sempre avuto delle difficoltà,un’alternanza di periodi buoni/ottimi/mediocri/pessimi per quanto riguarda la sfera sessuale.Difficoltà a raggiungere l’erezione o perderla nel bel mezzo di un rapporto in certi periodi era la norma.Quante paranoie!Ho sempre dato la colpa al mio essere ansioso,troppo.Qualche mese fa sono comparsi dei dolori e fastidi nella zona inguinale. A seguito di visite urologiche ed esami mi è stata diagnosticata una lieve uretrite,nulla di che,niente che potesse inficiare.Eclusi problemi alla prostata(visita prostatica ed ecografia reni/vescica/prostata, se ci fossero stati dei problemi tipo prostatite e/o altro sarebbero dovuti saltar fuori).Passati i dolori a seguito della cura(permixon 320 se non erro)è anche scomparsa la libido,il desiderio sessuale.Non riesco a raggiungere una erezione decente e duratura (cosa che bene o male prima avveniva).Adesso sto veramente male.Un urologo mi ha messo la pulce nell’orecchio..probabili cause psicosomatiche.Può il cervello, la mente, fare di questi scherzi?
    Capisco che da una descrizione del genere non si possono fare miracoli,ma spero in un qualche aiuto di sorta.
    La ringrazio in anticipo, buona serata.

    RISPOSTA

    Gentile M.,
    come un po’ sollecitato dall’urologo le confermo che il nostro stato d’animo e la nostra psiche influenzano e addirittura determinano le nostre prestazioni sessuali in alcuni casi, il desiderio e quindi anche la capacità erettile. L’esclusione di cause organiche e la discrepanza tra l’entità delle problematiche urologiche da lei esperite e i suoi problemi erettili suggeriscono l’utilità di colloqui psicologici volti ad approfondire la gestione delle sue emozioni nonché alcune tematiche che le sono probabilmente da ostacolo (accettazione, prestazione, fallimento, inadeguatezza) nel vivere serenamente la sua sessualità e la dimensione del piacere.
    Si rivolga ad un collega psicossessuologo/a saprà di certo aiutarla.

    Un caro saluto
    Barbara Poletti