DOMANDA
Salve dottore la ringrazio immensamente per la sua risposta però mi domando se si riesce ad uscire da questa brutta situazione? Cioè lei che sicuramente ha curato altri pazienti più o meno sono riusciti poi a ritornare alla vita di sempre? Oppure è una patologia che ci si porterà a vita? In attesa di una sua risposta le porgo cordiali saluti…
RISPOSTA
E’ una della cose più difficile fare la prognosi, cioè prevedere come andrà a finire un certo disturbo mentale, in particolare nel campo delle psicosi, entro cui si colloca il disturbo schizoaffettivo. In genere un esito migliore è collegato ad una insorgenza rapida dei sintomi, ad un buon equilibrio psicosociale prima del disturbo, alla presenza di sintomi della sfera affettiva (come nel caso del disturbo schizoaffettivo), alla prevalenza di sintomi detti positivi (deliri e allucinazioni) rispetto ai sintomi negativi (apatia, disorganizzazione del linguaggio e del comportamento, affettività inadeguata), alla risposta positiva ai trattamenti, e anche al grado di sostegno sociale di cui il paziente può disporre, eccetera; la conoscenza di questi e altri fattori non ci garantisce comunque una previsione attendibile, perché ogni caso è una storia a sè da valutare nello specifico. In molti casi si raggiungono esiti positivi, con una completa scomparsa dei sintomi e un buon recupero psicosociale, ma non sempre è così, a volte ci sono ricadute intervallate da periodi di benessere; più raramente persistono sintomi residuali.