Si sveglia con la paura del fantasma

    Pubblicato il: 28 Marzo 2011 Aggiornato il: 28 Marzo 2011

    DOMANDA

    Buongiorno, mio nipote al pomeriggio che si sveglia ha paura dicendo che c’e una zucca sotto il letto o un fantasma. La madre per non farlo avere paura gli dice che il fantasma e la zucca sono i suoi amici, perchè una volta gli ha detto che il fantasma e la zucca non ci sono sotto il letto e lui si e arrabbiato e dice a sua madre che non crede mai a lui. Qual’è la parola giusta per dirgli al bambino?; e queste paure da che cosa dipendono? La madre dice che non ha sentito nessuno ne anche alla scuola d’infanzia. Grazie e arrivederci.

    RISPOSTA

    Gentilissima,

    suo nipote è nell’età (anche se nella sua e-mail non specifica esattamente l’età, ma lo deduco dal fatto che lei scrive “alla scuola dell’infanzia”) in cui non esiste la distinzione tra l’attività di sognare e tutto ciò che si fa da svegli. Per i bambini, almeno fino agli 11-12 anni, sognare e vivere da svegli sono la stessa cosa! Ciò che si sogna è quindi reale! Esattamente come quando si vede una mela sul tavolo da svegli! Questo spiega probabilmente perché suoi nipote, come precisa nella sua mail, “dice a sua madre che non crede mai a lui”!

    Cosa fare? Cosa dire in questi casi al bambino che si sveglia con la paura che sotto il letto c’è una zucca (ma qualsiasi altra cosa) o un fantasma?

    La cosa migliore è raccontare una storia in cui il fantasma o la zucca siano sotto il letto per un motivo che dia al bambino un senso di sicurezza, di protezione, qualcosa che serva al bambino per sentirsi più tranquillo, felice, ecc. Ad esempio, l’idea di sua figlia, la seconda volta, di dirgli che “sono i suoi amici” può essere l’INIZIO della storia. Si tratta in questi casi di rassicurare il bambino e aiutarlo a gestire questi momenti di paura con parole dolci che lo facciano sentire bene, protetto!

    Le paure dei bambini (come quelle degli adulti) hanno una miriade di cause!

    L’essenziale, in fondo, non è cercare di capire i perché delle paure (cosa molto complicata, forse per certi aspetti impossibile) ma sedare gli effetti delle paure facendo sviluppare nel soggetto la sensazione che è amato, protetto, al sicuro, qualunque pericolo possa arrivare!

    Spero suo nipote sia aiutato a sentire tutto l’amore del quale, ne sono certo, è circondato!

    Con i più cordiali saluti, Luigi Aprile

    Luigi Aprile

    Luigi Aprile

    ESPERTO IN LINGUAGGIO E LETTURA NEI BAMBINI. Docente di psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione all’Università di Firenze. Nato nel 1957 ad Addis Abeba (Etiopia), ha conseguito un dottorato in psicologia presso l’Università di Firenze. Si interessa soprattutto di sviluppo dei processi lessicali e di comprensione della lettura.
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