DOMANDA
Gentile Dottore,
nel menù scolastico della scuola materna frequentata da mia figlia di 4 anni è previsto, tra l’altro, la somministrazione di wurstel di pollo e risotto ai funghi. Di recente ho appreso dai media le modalità di realizzazione dei wurstel che mi lasciano perplessa sulla sicurezza di tale alimento e sul valore nutritivo.Per quanto riguarda i funghi mi sembra di aver capito che il ministero della salute, sul proprio sito, avesse “sconsigliato” la somministrazione ai bambini. Gentile Dottore, Le chiedo cortesemente Sue considerazioni in merito. Grazie mille. I Migliori Saluti. Marta
RISPOSTA
Gentile mamma, le sue preoccupazioni possono essere, in certa misura, condivise e condivisibili. Ma, appunto, in certa misura. Per quanto riguarda il primo punto infatti, ovvero i wurstel, la normativa europea prevede che, qualora la carne di pollo utilizzata per produrli contenga carne separata meccanicamente (ma poi, i wurstel della scuola materna di sua figlia sono di pollo?), questo debba essere dichiarato in etichetta. Dunque le sarà sufficiente chiedere alla scuola di vedere le confezioni utilizzate, e controllare cosa c’è scritto nell’etichetta. Certamente le carni ottenute per separazione meccanica possono essere un po’ più povere di muscolo e più ricche di connettivo e grasso, ma – a mio avviso – non sono poi un totale sfacelo: l’importante, questo sì, è che il consumatore sappia cosa “cosa” sta acquistando, così che possa comprare consapevolmente. Quanto ai funghi, le confesso che mi sono fatto un ampio giro sul sito del Ministero della Salute, ma non sono stato capace di trovare la parte cui lei si riferisce. Proverò pertanto a risponderle non nel merito ma in linea generale. Se per funghi intendiamo i funghi coltivati (cosiddetti “champignon” o “pleorotus”) non vedo ragione per non darne ai bambini, tanto più dell’età di sua figlia. Diverso invece può essere il discorso relativo ai funghi selvatici, sui quali comunque chiunque dovrebbe fare particolare attenzione, dato il rischio – mai del tutto assente – della presenza di funghi velenosi. Senza pensare immediatamente a funghi assassini, va comunque ricordato che molte varianti di funghi di bosco commestibili hanno tossine che determinano vari tipi di malesseri nelle persone: è chiaro allora che sull’organismo, molto più piccolo, di un bambino l’effetto di tali tossine può essere più grave… di qui, immagino, la prudenza consigliata dal Ministero. Se per caso mi sono equivocato sul senso che ricavavo dalla sua lettera, mi faccia per favore sapere il link esatto di quell’avvertimento, e potrò risponderle meglio. Un cordiale saluto, Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista