sicurezza da contagio

    Pubblicato il: 17 Marzo 2020 Aggiornato il: 17 Marzo 2020

    DOMANDA

    Buonasera Dottore,
    Le chiedo se possibile, di togliermi un dubbio in questo periodo particolare di coronavirus.
    Lavoro in un supermercato, Le chiedo se indossando mascherina e guanti, unitamente all’osservanza del famoso metro di distanza, è sufficiente ad essere tutelati o comunque una parte di rischio la posso trovare?

    In attesa di una Sua gentile risposta, la saluto cordialmente.
    M.B.

    RISPOSTA

    In questo momento tutti vorremmo avere risposte sulla pandemia da Covid-19, ma purtroppo, essendo il virus nuovo, non ci sono ancora sufficienti dati su questa malattia e le informazioni si basano soprattutto su altre, precedenti epidemie. Ciò premesso, cercherò di dirle quello che sappiamo con certezza.

    La mascherina chirurgica serve per non contaminare con i batteri e funghi che abbiamo in bocca lo spazio circostante, ma non blocca i virus. I chirurghi la usano per non infettare il paziente durante l’intervento chirurgico. Gli addetti ai supermercati per non contaminare la merce. Potremmo dire che è una misura generale di igiene, non una protezione assoluta dal virus. La mascherina deve essere cambiata quando si bagna o quando si tocca inavvertitamente con le mani. Deve essere tolta senza toccarla, prendendola dagli elastici, e dovrebbe essere dismessa come rifiuto speciale a rischio biologico.

    I guanti servono, invece, perché le superfici con cui l’operatore viene a contatto e che provengono dagli utenti, in particolare le banconote, che potrebbero avere sulla superficie virus depositati, non contaminino la pelle dell’operatore. In campo sanitario i guanti devono essere cambiati ad ogni paziente, rovesciandoli senza toccarli, e bisogna lavarsi le mani prima e dopo. Ho osservato che in alcuni supermercati i cassieri usano lo stesso paio di guanti dall’inizio alla fine del turno, senza mai cambiarli, e toccando con questi i soldi e la merce di tutti. Questo comportamento non è certamente igienico e potrebbe essere addirittura un modo per favorire la diffusione del contagio.

    La sicurezza del cassiere è garantita dal fatto che gli utenti non si avvicinano mai, neanche volendo, a meno di un metro dall’operatore.

    Aggiungo che è molto importante nei supermercati il ricambio dell’aria e la continua e scrupolosa pulizia delle superfici. Se il virus non incontra persone che lo respirano o lo introducono in bocca o negli occhi con le mani, muore. La pulizia, il ricambio d’aria e lo scarso affollamento sono le misure di sicurezza migliori.

     

    Nicola Magnavita

    Nicola Magnavita

    Dirigente medico di medicina del lavoro presso il Policlinico Gemelli, docente di medicina del lavoro all’Università Cattolica di Roma. Nato nel 1953, si è laureato in medicina nel 1977 e si è specializzato in medicina del lavoro nel 1980. È autore di oltre 500 articoli scientifici, su riviste nazionali e internazionali, e di 10 libri. […]
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