sindrome di raynold: posso lavorare al banco del pesce?

    Pubblicato il: 18 Gennaio 2012 Aggiornato il: 18 Gennaio 2012

    DOMANDA

    Buongiorno,vorrei porgerle il seguente problema.
    Lavoro presso la grande distribuzione e recentemente sono stato spostato nel reparto pescheria.
    Da alcuni anni soffro della sindrome di Raynold con notevoli disturbi sopratutto nei mesi invernali.
    Questo nuovo lavoro mi mette a contatto con ghiaccio,acqua fredda e frequentazione di celle frigorifere di pescheria e surgelati accentuando tutti i disturbi che ho alle mani:
    freddo intenso,formicolio,mancanza di sensibilità dei polpastrelli,dolore.
    Lei ritiene che con questa patologia io non sia idoneo a svolgere questa mansione?
    La ringrazio preventivamente della sua risposta

    RISPOSTA

    A tutti i soggetti con fenomeno di Raynaud, andrebbero raccomandate delle norme igienico-comportamentali che contribuirebbero ad alleviare la sintomatologia quali: evitare l’esposizione alle basse temperature non solo delle mani ma di tutto il corpo (e quindi coprirsi adeguatamente nelle stagioni invernali); abolire caffeina e teina, farmaci come i betabloccanti (laddove possibile), i derivati ergotaminici, i triptanici, i vasocostrittori nasali. Per coloro che lavorano con strumenti vibranti , la comparsa di manifestazioni di natura ischemica impone un cambiamento di mansioni. Pertanto, in definitiva, ritengo che lei non sia idoneo a svolgere la mansione che ha citato.
    Cordiali saluti.

    Vincenzo Giacobbe

    Vincenzo Giacobbe

    MEDICO DEL LAVORO. Dirigente medico presso il ministero della Difesa e consulente tecnico d’Ufficio presso il Tribunale civile e penale di Marsala (Trapani). Nato nel 1967, si è laureato all’Università degli Studi di Firenze. Si è specializzato in oftalmologia (oculistica) all’Università degli Studi di Padova e in medicina del lavoro all’Università degli Studi di Palermo.
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