sindrome di sudeck/algodistrofia, tenosinovite.

    DOMANDA

    5 ho subito una frattura allo scafoide Rimosso il gesso dopo 52 gg., la mia mano, incluse tutte le dita, si presentava rigida, gonfia, dolorante, squamata, con pelle secca e colorito strano ed al minimo tocco accusavo dolore e scariche elettriche.La mobilità del pollice era limitata e particolarmente dolorosa. I vari ortopedici che ho iniziato a consultare mi dicevano di sottopormi a terapia riabilitativa. Sottoposta a riabilitazione motoria attiva e passiva accusavo fortissimi dolori al pollice, al polso ed a tutta la mano, mi era inibito qualsiasi movimento attivo al primo dito ed il secondo dito non riusciva a piegarsi completamente. Mi è stata diagnosticata una tenosinovite traumatica del 1° e 2°dito e mi sono sottoposta fiduciosa all’intervento ambulatoriale e successivamente alla dolorosa riabilitazione (mobilizzazione ed ultrasuoni). Ma malgrado le rassicurazioni, la mano continuava ad essere dolorante e “strana” e la mobilità del pollice dolorosa e limitata e c’erano anche problemi alla cicatrice del secondo dito. Mi veniva detto, però, che tutto era andato per il meglio e che dovevo solo muovere normalmente la mano e assumere Aulin, anche ogni 4 ore. Ora mi è stata diagnosticata la sindrome di Sudeck/algodistrofia, ed tenosenovite di De Quervain.Due medici mi hanno prescritto oltre ad antidolorifici e antinfiammatori due differenti cure di calcio:Clody fiale e Nerixia fiale.La diagnosi è giusta?Quale cura di calcio mi consiglia? Cos’altro mi consiglia? Grazie L.DP

    RISPOSTA

    In primo luogo va verificata la diagnosi. Una sindrome algodistrofica ha dei riscontri alla scintigrafia che consentono di distinguerla da una tenosinovite. Se si dovesse confermare la diagnosi, l’approccio terapeutico proposto è corretto (fatto salvo il dosaggio e la via di somministrazione dei farmaci: se per via intramuscolare non esistono riscontri di efficacia).
    Cordialità

    Massimo Varenna

    Massimo Varenna

    ESPERTO IN ALGODISTROFIA. Responsabile del centro per la diagnosi e il trattamento delle patologie osteometaboliche dell’istituto Gaetano Pini di Milano. Nato a Varallo (Vercelli) nel 1959, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1984 e si è specializzato in reumatologia nel 1988. È professore a contratto presso la scuola di specializzazione in ortopedia […]
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