DOMANDA
Buongiorno Dottore,
le scrivo perché da alcuni giorni avverto un nuovo sintomo di una lunga serie iniziata a fine gennaio dopo un episodio di bruciore di stomaco accompagnato da tachicardia (120/130 bpm) risolta spontaneamente in pronto soccorso (esami sangue, tiroide, adrenalina, ecg, eco, e monitoraggio holter senza anomalie). Da quel giorno, ogni mattina, soffro praticamente di accelerazione del battito cardiaco fino a 90/95 bpm al minuto dalle ore 7.30 alle ore 9 dopo la colazione, e poi il battito torna normale. In questi mesi sono andato da due cardiologi ed ho fatto ecg, due volte l’ecocardio, una prova da sforzo e un Holter 24 ore. Risultato: mi è stato detto che il mio cuore è sanissimo. Ho anche eseguito una gastroscopia che ha rilevato una gastrite lieve cronica in due punti dello stomaco. Ho 39 anni, non fumo, mangio sano, faccio sport, ho il battito in media sui 60/65 bpm e la pressione sui 115/75.
Da circa tre settimane sono in cura con Lansoprazolo 15 mg (2 pastiglie le prime due settimane ed ora una la mattina a digiuno) e con Gadral (due al giorno). I disturbi di accelerazione al cuore sono praticamente passati (menomale!!) ma, ed ecco quello che mi preoccupa, in alcuni giorni avverto tremori allo sterno. A stomaco vuoto o pieno, è indifferente, e si presentano a volte anche in pancia e fino alle cosce. Ad esempio l’altra sera dopo cena ho iniziato a tremare dentro ed è durato per circa un’ora con sensazione di stomaco gonfio e eruttazioni… E a volte mi capita magari se mi alzo dalla sedia in ufficio dopo un po’ che sono seduto…
La gastrite cronica lieve può provocare tutto questo? Esclusi problemi cardiaci e allo stomaco, devo fare altri esami? Mi è stato detto che in questi mesi ho accumulato ansia e che è probabile che il mio corpo reagisca così alterando la funzionalità intestinale. E’ possibile che io soffra di sindrome gastro-cardiaca? Sono stufo e inizio a scoraggiarmi. Grazie in anticipo per la sua risposta, quando avrà tempo.
RISPOSTA
Caro Sig.re, la sindrome gastro-cardiaca non esiste ed una lieve gastrite cronica non può giustificare i suoi disturbi. Inoltre, essi sono molto variegati e difficilmente interpretabili se non nel senso di una patologia funzionale dell’apparato digerente. Pertanto, ritengo molto saggio accettare l’idea che i disturbi siano dovuti ad eccessiva ansia e trattarli con psicofarmaci, anche a basso dosaggio.