Sindrome metabolica e rischio cardiovascolare

    DOMANDA

    Gentile prof. Bovenzi,

    La contatto per un consiglio:
    Sono una signora di 65 anni, con sindrome metabolica e in terapia con Pritor 40/Nebilox 5 mg 1/4 per ipertensione, Eskim 1000 per ipertrigliceridemia e Cardioaspirina 100 a gg alterni in prevenzione primaria.
    Dibase 50000 al mese.
    Da diversi anni ho valori del glucosio tra 113/115, (prediabete) nonostante negli ultimi anni vado a camminare dopo lavoro, seguo una dieta povera di carboidrati.
    Sono alta 155 cm, peso 75 kg, obesità di I grado.
    Hba1c è 6,3.
    Ho spesso episodi di blefarite, pelle secca, non so se è da imputare alla glicemia alta.
    Vorrei sapere se con questi valori, è consigliabile assumere il Glucophage-Metformina 500 al di come consigliato dal diabetologo oppure come sostiene il medico di base proseguire solo con dieta ed attività fisica finché il glucosio non supera 120 e Hba1c >6,5?
    La seconda domanda:
    Ho i trigliceridi a 278, prendo Eskim due capsule al di, prima il valore era 388.
    Mi consiglia di proseguire con Eskim o passare al Fulcosupra 145 per ipertrigliceridemia familiare come prescritto dal cardiologo se questo valore rappresenta un rischio per le arterie ?

    La ringrazio.
    Cordialmente

    RISPOSTA

    Ritengo personalmente opportuno seguire il consiglio del diabetologo

    Francesco Bovenzi

    Francesco Bovenzi

    CARDIOLOGO INTERVENTISTA. Nato a Ostuni (Br) nel 1957, specializzato in Cardiologia e in Medicina Interna. È Direttore della Cardiologia ed Emodinamica dell’Ospedale San Luca di Lucca. Ha l’incarico di insegnamento a contratto di Professore in Malattie Cardiovascolari presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Autore di numerosissime pubblicazioni sulle più prestigiose riviste […]
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