sindrome mielodisplstica

    DOMANDA

    Salve,
    Vi scrivo per mia madre, 60 aa, LLC in recessione dopo chemioterapia (6cicli RFC),in follow up da 3 aa con buoni valori e buono stato di salute.
    Ad aprile 2014 durante un follow up è stata notata una piastrinopenia con valore di 77.000.
    Si programmano così dei controlli ravvicinati : fine mese di aprile e successivamente ad inizio e fine maggio.
    Durante questi controlli si nota una pancitopenia (in lento calo) con valori finali di 55.000 piastrine, HB 9,8 g/dl, GLOBULI BIANCHI 3.1 *10^3/uL, GLOBULI ROSSI 3.3*10^6/uL,Ematocrito(HCT) 29.8 %,Vol.Globul.Medio(MCV) 97.3 fL.
    Nel frattempo è stata eseguita una bom con risultato di normocellularità delle tre serie e con la presenza di un infiltrato linfoide, prevalentemente T, di natura verosimilmente reattiva. E’ stato inoltre eseguito l’analisi del cariotipo mettendo in evidenza la del braccio lungo del cromosoma 5 e monosomia del cromosoma 7.Da qui ci hanno detto che probabilmente si trattava di sindrome mielodisplastica e che sarebbe anche stato preso in considerazione un trapianto allogenico.Che rischi ci sono per un trapianto allogenico da fratello compatibile di circa 55 anni di età in buona condizione di salute?
    Un’altro ematologo che ho interpellato mi ha indicato che è percorribile la strada di una terapia con 2 cp di medrol da 16 mg per tre settimane per vedere se vi sia uno sblocco del midollo ed quindi un rialzo dei valori. Non esistono trattamenti intermedi prima di ricorrere al trapianto?grazie mille

    RISPOSTA

    Buonasera. Le sue domande meriterebbero un colloquio di minimo un’ora. In poche righe posso dirle che l’indicazione al trapianto allogenico per una mielodisplasia secondaria con monosomia del cromosoma 7 è assoluta, vista la ancora giovane età di sia madre. Se poi ha un fratello HLA-identico, a maggior ragione. Un trattamento con steroide potrebbe forse temporaneamente portare ad un lieve rialzo dei valori, ma non cambierebbe il decorso della malattia.
    Cordiali saluti

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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