Sindrome scuotimento

    Pubblicato il: 10 Maggio 2019 Aggiornato il: 21 Maggio 2019

    DOMANDA

    Buongiorno, sono la mamma di una bellissima bimba che ha da poco compiuto un mese. Le scrivo perché ho un dubbio che non mi fa stare tranquilla: circa un paio di settimane fa una notte stavo allattando, ma la mia bimba continuava ad addormentarsi; ho cercato quindi di svegliarla solleticandole i piedini e stuzzicandola un po’ ma senza risultato; a un certo punto mi sono un po’ spazientita e l’ho agitata muovendole il sederino con un movimento rapido e sussultorio (un po’ energico ma nemmeno in questo modo sono riuscita a svegliarla). Qualche giorno fa sono venuta a conoscenza x caso su internet di quella che viene definita sindrome da scuotimento e mi sono allarmata perché ho il terrore di aver causato qualche danno..la bimba sembra stare bene, non ho notato nulla di strano..mi pare di aver capito inoltre che il pericolo risiede nel fatto che durante lo scuotimento la testa ciondola avanti e indietro senza alcun sostegno mentre la mia bimba era sdraiata con la testa ben appoggiata sul mio braccio..secondo lei posso aver causato qualche danno non visibile magari a lungo termine? In caso i sintomi dopp quanto tempo possono manifestarsi? La ringrazio.

    RISPOSTA

    Cara Signora può stare veramente tranquilla. Come Lei stessa ha letto questa sindrome è determinata da violenti scuotimenti del capo del bambino ed è caratterizzata da seri danni neurologici che si manifestano precocemente. Infatti, così come Lei sa ed ha fatto, il capo dei lattanti va sempre ben sostenuto perché i muscoli del collo sono ancora deboli. I movimenti sussultori del sederino non possono quindi aver avuto nessuna conseguenza… ed infatti, come Lei riferisce, la bambina sta bene.

    Cordiali saluti

    Corrado Moretti

    Corrado Moretti

    Corrado Moretti

    Primario dell’area dell’emergenza pediatrica al Policlinico Umberto I di Roma (pronto soccorso e terapia intensiva). Laureato in medicina all’Università La Sapienza di Roma, si è specializzato in pediatria, neonatologia, anestesia e rianimazione. All’Umberto I ha lavorato in terapia intensiva neonatale ed è stato anestesista nella chirurgia pediatrica. Ha progettato un respiratore automatico per neonati che […]
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