singhiozzo

    Pubblicato il: 27 Marzo 2012 Aggiornato il: 27 Marzo 2012

    DOMANDA

    Buongiorno,
    mi chiamo Umberto e compirò 50 anni il prossimo settembre, avrei bisogno di sottoporle un quesito medico. Ecco in breve ciò che mi è successo:
    Nel marzo 2006 mi viene diagnosticato un Linfoma follicolare B Non Hodgking dal 9 maggio 2006 mi sottopongo a 4 cicli di chemioterapia – CHOP (ogni 21 giorni) seguiti da 4 cicli di anticorpi monoclonali (RITUXIMAB) settimanali e successivamente 6 cicli ogni due mesi.
    Tutte le volte che mi sottoponevo al ciclo di chemioterapia (CHOP) dopo circa 8-9 ore dalla fine dell’infusione mi partiva il singhiozzo con rigurgito acido e frequenti eruttazioni. Singhiozzo che mi curavano con Talofen (13 gtt 3 volte al giorno) Buscopan e Plasil (non rispondeva però alla cura) ma che passava da solo dopo 8 giorni.
    Finita tutta la cura dal 2007 mi tengono in continua osservazione senza però che risulti più niente.
    Dal novembre del 2010 comincio a soffrire di pruriti vari in tutto il corpo e da allora mi tengono sotto controllo l’oncologo di fiducia e il dermatologo il quale mi prescrive la cura con AERIUS (antistaminico) una pastiglia nei casi di bisogno.
    Circa un mese fa mi riparte il singhiozzo che mi passa dopo otto giorni anche se nel frattempo vengo sottoposto a terapia di: Talofen – Plasil – Buscopan – Lucen (che mi ha prescritto il gastroenterolo). Terapia che però non porta a nessun risultato.
    Da due giorni il singhiozzo si è ripresentato molto più debole ma persistente durante varie ore della giornata.
    Cosa può consigliarmi?

    RISPOSTA

    Credo che il primo passo sia capire se il singhiozzo è determinato da un reflusso gastro-esofageo. Da questo punto di vista, utile una EGDS ed eventualmente una pH-impedenzometria esofagea. In letteratura sono descritti buoni risultati con il baclofen, un GABA B agonista usato dai Neurologi per la cura della spasticità.