DOMANDA
Buongiorno Dott. Gronchi
Ho 52 anni e il 23 Novembre 2018 sono stato sottoposto ad una sinoviectomia al ginocchio destro e, dall’esame istologico, e’ emersa una sinovite villonodulare pigmentata. L’ortopedico che ha effettuato l’intervento (vista la mia preoccupazione) mi ha tranquillizzato in quanto trattasi si di una patologia cronica ma per nulla allarmante con la quale posso tranquilamente continuare con tutte le mie normali attivita’. L’unica cosa che (tra virgolette) potrebbe essere fastidioso e’ il fatto che comunque sia’ recidivante. Premetto che (da quanto riferitomi) il mio intervento, nello specifico, e’ stato un intervento di sinoviectomia parziale. Lo stesso ortopedico che mi ha operato mi ha inoltre spiegato che, nel caso la cosa dovesse diventare nel tempo estremamente eccessiva, si puo’ pensare di intervenire con una sinoviectomia totale.
Da quando si e’ presentato, dal nulla, il primo gonfiore (Agosto 2017) ad oggi, non ho mai accusato alcun dolore e ho sempre effettuato le mie normali attivita’quotidiane ed anche sportive. Attualmente, a quasi due mesi dall’intervento, il ginocchio va molto meglio, e’ molto meno gonfio pero’ permane sempre, al tatto, maggior calore rispetto al ginocchio sano. Alla luce di tutto questo lo stesso ortopedico mi ha consigliato di effettuare una visita da un reumatologo. In data 14 Gennaio 2019 ho effettuato una visita reumatologica presso l’istituto Galeazzi di Milano e, con mia sorpresa, lo stesso reumatologo mi ha spiegato che, allo stato attuale, con gia’ un esito istologico, sarebbe stato piu’ indicato rivolgersi presso un reparto specializzato di oncologia visto comunque che la malattia, seppur assolutamente benigna, rientrava nella categoria delle neoplasie. Gia’ io sono eccessivamente ipocondriaco, si figuri che trambusto mi e’ venuto,ed ho tutt’ora, per la testa…..Lo stesso reumatologo comunque spiegava che ,l’ indirizzarmi verso l’oncologia, era dovuto al fatto che intravedeva in me una forte preoccupazione ma che non era, al momento, una condizione necessaria visto il mio quadro clinico assolutamente positivo.
Vorrei, se possibile, avere una sua opinione in merito.
Grazie e buona giornata,
Renato
RISPOSTA
La tenosinovite villonodulare pigmentata corrisponde più propriamente al tumore a cellule giganti delle guaine dei tendini di tipo diffuso ed è certamente una neoplasia quasi esclusivamente benigna. E’ caratterizzata dalla possibilità di recidivare a livello intra-articolare, ma – salvo rarissime eccezioni – è incapace di metastatizzare. In sostanza il rischio principale è quello di un peggioramento della funzione del ginocchio nel tempo, ma non quello di morire per questa patologia. Esistono peraltro nuovi farmaci che sono in via di approvazione, che si sono rivelati molto efficaci durante la sperimentazione e che possono essere facilmente usati, in alternativa ad interventi demolitivi. Una visita con un oncologo può certamente chiarirle più nel dettaglio il possibile ruolo della terapia medica, comunque ad oggi certamente non indicata nel suo caso.
Cordialmente
AG