Sinovite villonudulare pigmentosa

    DOMANDA

    Salve, dottor Gronchi,
    ho 30 anni e circa 7 anni fà sono stato operato al ginocchio dx per via della sinovite villonodulare pigmentosa, premettendo che sono uno sportivo a livello semiprofessionistico, dopo questa operazione ho ripreso le mie attività sportive senza alcun problema, ma da qualche mese sembra essere ritornato il problema allo stesso punto, non in maniera cronica come allora però è gia diciamo ad un fase che non riesco più a fare cardio, bike e giocare a calcio, causa subito gonfiore riversamento e debolezza sul quadricipite, ma riesco a praticare senza problemi almeno per ora qualsiasi tipo di esercizio in palestra per quanto riguarda le gambe, senza avere alcun gonfiore, presumo perchè non è ad uno stadio critico, e toccandomi con le mani vicino al ginocchio all’altezza dell’attaccatura del quadricipite si può sentire come una piccola membrana che si muove, che sarebbe il punto in cui accuso il gonfiore! la mia domanda è; ci sarebbe una terapia conservativa definitiva oppure dovrei sottopormi nuovamente ad operazione e a radioterapia come gia fatto in passato? vorrei una soluzione definitiva. la ringrazia anticipatamente per la sua disponibilità, buonasera.

    RISPOSTA

    Buongiorno, come potrà comprendere non è possibile rispondere nello specifico del suo caso. Si può però dire come la tenosinovite villonodulare sia una patologia benigna, che tende però a riformarsi ed a lungo andare ad essere invalidante. Non esistono interventi chirurgici realmente in grado di prevenirne la formazione. Si effettuano quindi interventi quando si rendono necessari dal punto di vista sintomatico, cercando di farli ad intervalli più lunghi possibile e sapendo che il destino dell’articolazione è quello di diventare progressivamente meno funzionale. Il destino – quando le cose non vanno bene – è di dover ricorrere ad una protesi articolare, che si cerca di posizionare il più tardi possibile. Recentemente si sono dimostrati attivi alcuni farmaci sperimentali, che non sono però in commercio e che comunque non la eradicano realmente. Questi farmaci sono diretti contro il meccanismo molecolare che da origine alla malattia. Maggiori informazioni in merito, soprattutto relativamente alla disponibilità reale di questi farmaci ed alla loro applicabilità nel suo caso, possono essere fornite nel contesto di una visita.

    Cordialmente

    Alessandro Gronchi

    Alessandro Gronchi

    Alessandro Gronchi

    SARCOMI E TUMORI GASTROINTESTINALI. Capo del Servizio sarcoma all’Istituto nazionale dei tumori di Milano. Nato a Livorno, si è laureato in medicina all’Università di Milano nel 1992. È specializzato in chirurgia oncologica. È un esperto di sarcoma, su cui ha scritto oltre 110 articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali, e dei tumori stromali e […]
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