DOMANDA
Buongiorno, sono una donna di 44 anni da diversi anni soffro di problemi gastro intestinali che negli ultimi due/tre anni si sono intensificati e modificati.
Dopo le due gravidanze in cui ho avuto varie complicanze (la prima “risolta” con cesario per grave IUGR alla 33 settimana e la seconda per eclamsia alla 37) connesse con ipertensione pregestazionale, mutazione omozigote MFhTh 1298 omozigote, ipertiroidismo… Ho iniziato a fare approfondimenti.
Ho scoperto di avere un’intolleranza al lattosio, mentre le analisi delle allergie e della celiachia erano tutte negative (HLA DQ7) nonostante l’anemia macrocitica. Il gastroenterologo ha ipotizzato una Gluten sensitivity visto che se elimino il glutine i sintomi (diarrea, infiammazioni, afte, acne, crampi ai piedi, aritmie cardiache e dolore allo stomaco) spariscono nel giro di poche settimane. Ho mantenuto la dieta senza glutine prima per due mesi e poi di altri sei perchè se reintroduco il glutine anche in modo limitato i sintomi ricompaiono…
Non credo di essere celiaca, ma possibile che la gluten sensitivity permanga dopo sei mesi?
RISPOSTA
Gentile Signora,
l’insieme di sintomi intestinali (diarrea, dolori addominali, epigastralgie) ed extraintetsinali (stomatite aftosa, acne, dolori muscolari) che si risolvono dopo eliminazione del glutine dalla dieta è suggestivo di una condizione di sensibilità al glutine previa esclusione sia della diagnosi di celiachia che di allergia al grano. Purtroppo non esistono marcatori diagnostici per identificare con certezza questa patologia glutine-correllata. Sul piano scientifico l’unica metodica valida per confermare tale diagnosi è l’esecuzione di un trial in doppio cieco con reintroduzione di glutine o placebo e verifica della ricomparsa dei sintomi. Anche se non vi è ancora certezza che la sensibilità al glutine sia una condizione cronica, i dati attualmente disponibili in letteratura indicano che la reintroduzione dl glutine, anche a distanza di 8 anni dall’inizio della dieta aglutinata con risoluzione completa della sintomatologia, porta alla ricomparsa del quadro clinico sia con con sintomi intestinali che extraintestinali. Per cui non si deve meravigliare se dopo sei mesi dieta con recupero di una condizione di benessere la reintroduzione del glutine anche solo in piccola quantità le ha causato nuovamente la sintomatologia presente all’esordio della sua patologia.
Prof. Umberto Volta
Diparimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Bologna
Board Società Euriopea per lo Studio della Celiachia
Board Associazione Italiana Celiachia