sintomi riconducibili a mononucleosi?

    DOMANDA

    Salve,ho 35 anni e a ottobre ho avuto un periodo di forte stress causato dalla morte del mio amato cane.Ho iniziato ad accusare stanchezza,tachicardia alternata a bradicardia e,in occasione di una donazione di sangue ho scoperto di avere una lieve leucositosi (11.4).Ho addebitato tutto allo stress e ho aspettato che le cose si risolvessero da sole.Da circa un mese pero’ soffro anche di febbricola serale,che non ha mai superato i 37.4,la presenza di un linfonodo del collo ingrossato e mal di testa quasi tutti i giorni.Ho ripetuto le analisi che hanno rilevato leucocitosi(15.8),una lieve piastrinocitosi.Inoltre ho la pcr a 0.69 (valori di riferimento 0,00-0,50).Il mio medico ha ritenuto opportuno fare anche le analisi per la mononucleosi e i risultati sono : EBV-IgM <10 (negativo 20) EBV EBNA IgG 319 (positivo >20). Da quel che ho capito l’infezione risulterebbe pregressa.Ma allora come mai la leucocitosi è aumentata.il linfonodo è sempre gonfio e la febbricola non è sparita?devo indagare su altri fronti o è possibile che,nonostante le IgM siano negative abbia ancora in corso la mononucleosi?La ringrazio anticipatamente,Misia

    RISPOSTA

    Buonasera. Mi pare assai poco probabile che la mononucleosi possa essere la causa della sua leucocitosi e degli altri disturbi da lei descritti. Come ha giustamente rilevato lei stessa, l’assenza di anticorpi IgM per il virus EBV indicano un contatto pregresso (non recente). Vista la persistenza di leucocitosi, la concomitante presenza di piastrinosi, e il lieve incremento della PCR, oltre alla linfoadenomegalia al collo, alla febbricola e alla restante sintomatologia da lei descritta, nel suo caso vi è senz’altro l’indicazione ad eseguire ulteriori indagini, che comprendono in primis un completamento degli esami ematici includenti altri indici flogistici (VES, fibrinogeno, alfa-1 glicoproteina acida) la beta2 microglobulinemia, l’elettroforesi delle sieroproteine, le LDH, transaminasi e indici di sintesi epatica, indici di funzionalità renale, PT, PTT, e la virologia per epatite B e C. Dando per scontato che sia stata accuratamente visitata del suo medico, eseguirei anche un’ecografia dei linfonodi sottocutanei nelle stazioni superficiali (collo, ascelle, inguini), una radiografia standard del torace (2 proiezioni) e un’ecografia dell’addome completo. Alla luce dei risultati di questi esami il suo medico dovrà decidere eventuali ulteriori accertamenti. Se l’ecografia del linfonodi del collo fosse suggestiva per un fenomeno di natura reattiva, potrebbero essere utili una visita odontoiatrica e/o una visita otorinolaringoiatrica. Se invece l’ecografia del linfonodo del collo risultasse sospetta per patologia non reattiva, dovrebbe eseguire una visita specialistica ematologica per organizzare un’eventuale biopsia del linfonodo.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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