DOMANDA
Buongiorno Dottore,
sono una ragazza di 22 anni e convivo da circa 3 anni con la ciste pilonidale, scoperta al culmine di dolore pazzesco ed arrossamento. Mi sono recata in ps in cui mi hanno riscontrato questa ciste con formazione di fistola e ascesso, non incisa poichè non suppurabile con indicazione all’applicazione di ittiolo pomata ed antidolorifico se dolore. Dopo circa 3 giorni il dolore non passa mi reco in un altro ps in cui mi ordinano antibiotico e crema gentalyn beta. Dopo un giorno l’ascesso con pus esplode , con l’aiuto di mia mamma spurgo e ormai sconfortata ed estenuata dal dolore lascio passare il tempo. Il buchetto si è chiuso, si è formata una piccola macchiolina marrone dove c’era il gonfiore ed il fastidio va e viene ma sempre sopportabile.
Qualche volta si arrossa o sento la sensazione di pizzichio nei giorni vicino al ciclo. Vorrei che questo disturbo potesse non esserci più, ho conoscenti che hanno subito l’operazione ma di certo non mi hanno rassicurata su come essa avviene ed il dolore che si sente durante e dopo con le medicazioni. C’è un metodo meno doloroso o altre tecniche, eccetto quella di aprire e “scavare” ? Si può convivere con la ciste? Sono terrorizzata all’idea di dover provare anche solo un po’ del dolore che ho provato quando si è infiammata. Sarei molto grata se mi desse un Suo parere.
Grazie mille
RISPOSTA
Buongiorno,il sinus pilonidalis va operato quando è sintomatico, cioè causa dei disturbi (secrezione, dolore, discomfort, febbre). La terapia chirurgica da offrire deve essere quella che parte dal presupposto che si tratta di una patologia di superficie ad origine dai peli e non di una patologia congenita. Questa terapia quindi è “minimale”, viene eseguita in anestesia locale con dimissione dopo poche ore e consente dopo due giorni la ripresa dell’attività lavorativa o scolastica e sportiva.
Un saluto cordiale.