DOMANDA
A maggio-giugno dello scorso anno ho avuto due dolorosissimi episodi ravvicinati di gotta. Ho fatto le analisi e il livello di acido urico è risultato medio-alto. Da allora ho cambiato dieta eliminando quasi del tutto grassi e alcol. Purtroppo però lavoro come autista e faccio vita sedentaria.
Ho rifatto le analisi e l’acido urico è rimasto agli stessi livelli di prima anche se non ho più avuto episodi di gotta.
Ho consultato alcuni medici ed ho ottenuto pareri discordanti. C’è chi dice che dovrei iniziare una cura di allopurinolo per alcuni mesi. C’è chi dice che l’allopurinolo va preso per tutta la vita e c’è chi dice che dovrei continuare a seguire una dieta senza purine senza assumere allopurinolo.
Volevo sapere Lei cosa ne pensa. Un amico medico (non reumatologo) mi ha detto che a lungo andare l’acido urico alto può danneggiare i reni e anche altri organi.
RISPOSTA
Gentile Signore, è ormai accertato che l’iperuricemia (cioè il valore elevato dell’acido urico nel sangue) è un importante fattore di rischio cardiovascolare, oltre che responsabile di attacchi acuti di gotta, come quelli da Lei segnalati. Pertanto è assolutamente necessario tenere sotto controllo il valore dell’uricemia e fare in modo che rimanga nei limiti della norma, per evitare danni cardiovascolari e renali. Il controllo dell’iperuricemia può essere ottenuto non solo con la dieta ma anche con i farmaci disponibili. Uno è il tradizionale allopurinolo, l’altro è il più recente febuxostat. Entrambi sono in grado di abbassare i livelli di acido urico; il febuxostat, inoltre, risulta efficace e ben tollerato nei soggetti in cui l’allopurinolo si sia rivelato poco efficace o abbia dato luogo a fenomeni di intolleranza. Giovanni Minisola
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Prof. Giovanni Minisola
Past President della Società Italiana di Reumatologia
Direttore Divisione, Day-Hospital e Ambulatori di Reumatologia
Ospedale di Alta Specializzazione “San Camillo”
ROMA
www.romareumatologia.it