Sognare cigni

    Pubblicato il: 20 Dicembre 2012 Aggiornato il: 20 Dicembre 2012

    DOMANDA

    Gentile Prof. Menarini, mi chiamo Silvia e ho 25 anni. A volte mi capita di fare sogni che mi rimangono impressi nella mente e soprattutto nel cuore, ma non ho mai tentato di approfondire il loro significato. Tuttavia vorrei cercare di dare un significato al sogno che ho fatto. Sto vivendo un’amicizia che definirei piuttosto complessa e non so se questo possa influire o meno. Ma veniamo al sogno: stavo cercando degli attrezzi da lavoro con mia madre per mio fratello. Non so come, o forse non ricordo, mi sono trovata su quello che doveva essere il retro della casa: un portico di legno scuro affacciato sul mare (calmo e azzurro con riflessi di sole) . Nel sogno la sentivo come casa mia, ma questa non è la mia casa nella realtà. Con me c’erano anche mia madre, mia nonna e mio nonno (che però è morto). Ricordo che abbiamo liberato un cigno con i suoi 3 piccoli; doveva essere femmina perché mentre la salutavo dicevo “ciao Edga”. Rimaniamo per un po’ a guardarli raggiungere un gruppo di cigni in mare aperto. Tornando dentro in casa mi accorgo di un nido con 4 piccoli di cigno e la madre morta galleggiante nell’acqua. Ricordo di aver pensato di tenerli, ma subito dopo ho deciso di raggiungere il gruppo di cigni e lasciarli a loro. Mentre li raggiungevo (e credo di aver corso sull’acqua) questi però scappavano. Anche Edga non mi riconosceva più. Sono però riuscita a fermare un cigno femmina e ad affidarle i 4 piccoli.
    La ringrazio se vorrà rispondermi.
    Silvia

    RISPOSTA

    Gentile Silvia, l’immagine onirica più rappresentativa del Suo sogno è sicuramente quella del cigno. È un’icona di estremo interessa in quanto è collegata sia al mito che al folklore. Nel mito greco, Zeus, innamorato della regina di Sparta Leda, si accoppiò con lei dopo essersi tramutato in un cigno. Un’altra versione racconta che Leda stessa fu trasformata in cigno da Zeus per consentirle di sfuggire alla gelosia di Era. In ogni caso, dall’unione del dio e della regina vennero generate due uova, dalle quali nacquero i Dioscuri, Castore e Polluce, ed Elena e Clitennestra. Questi miti mostrano come il cigno sia fortemente connesso alla rappresentazione simbolica di una trasformazione profonda. Anche nella nota fiaba di Andersen “Il brutto anatroccolo” ci troviamo di fronte ad una metamorfosi in una figura ideale. Da questo punto di vista l’icona del cigno rimanda ad un ideale di bellezza inconscio che cerca disperatamente di essere raggiunto con ogni mezzo. Ma spesso ciò non avviene, come ben rappresentato nel film “Il cigno nero” di Darren Aronofsky. In ultima analisi, e tenuto conto della Sua età, tale sogno potrebbe rappresentare la necessità di staccarsi simbolicamente dal nucleo familiare di origine per poter accedere al mondo adulto e trasformarsi da anatroccolo in cigno così da poter cominciare a creare la propria storia personale anche attraverso relazioni o amicizie complesse. Ma tale viaggio ha delle assonanze con i percorsi iniziatici e con le relative sofferenze. Questo tipo di trasformazione, inerente il corpo della donna e il cigno, è stupendamente messo in scena da ¿ajkovskij nel balletto “Il lago dei cigni” (al quale si è ispirato il film sopra citato) che Le consiglio di rivedere.
    Cordiali saluti.