Solletico intimo persistente post-vaginosi da candida

    Pubblicato il: 5 Aprile 2018 Aggiornato il: 5 Aprile 2018

    DOMANDA

    Buonasera,
    le scrivo per un consulto circa un problema che mi affligge ormai da oltre un mese. Premetto che è iniziato tutto dalla sera alla mattina, senza alcun tipo di campanello d’allarme.
    Ho iniziato ad avvertire questa costante sensazione di tensione (o meglio ancora, di simil-eccitazione o solletico) a livello genitale e per quanto cercassi di non prestarvi attenzione, non riuscivo a non percepire il fastidio.
    Era costante, una sensazione fastidiosissima di sottofondo che mi creava parecchio nervosismo durante la giornata, e che spesso si accompagnava anche ad una specie di sensazione smaniosa alle gambe (anche se probabilmente questo era soprattutto un fastidio psicosomatico legato all’ansia, visto che mi rendevo conto che i sintomi non passavano!).
    Poi, man mano, si sono aggiunti altri fastidiosi sintomi…stimolo urinario frequente, sensazione di vescica mai del tutto svuotata, perdite bianco-giallastre, lieve sensazione di bruciore interno alla minzione e poi arrossamento e lieve gonfiore del tessuto vaginale.
    Ho fatto le analisi delle urine e sono risultate negative. Niente cistite.
    Dando un’occhiata in rete, PURTROPPO, mi sono imbattuta in testi riguardo la SINDROME DEI GENITALI SENZA RIPOSO (PSAS) e anche se la mia situazione non riscontrava tali picchi di gravità, ammetto di aver avuto un po’ di timore.
    Così ho preso appuntamento con la mia ginecologa e, dopo averle esposto tutta la trafila di sintomi, mi ha sottoposto ad una visita accurata. Subito ha riscontrato un evidente arrossamento locale e leggero gonfiore dell’area genitale, con perdite biancastre anomale.
    Ha fatto un tampone vaginale e mi ha prescritto Rephresh in gel da stendere sull’area infiammata una volta al giorno (sera) e pomata Canesten da stendere nella zona perianale per lenire il forte prurito che provavo anche lì.
    I risultati del tampone vaginale dopo circa 6 gg sono stati: “DISCRETA PRESENZA DI CANDIDA NORVEGENSIS E Saccharomyces cerevisiae.”
    Il giorno stesso ho iniziato su consiglio della ginecologa la cura con Diflucan, una compressa da 200 mg (da riprendere dopo una settimana) e poi dopo altri 8 gg di pausa, ho ripetuto il secondo tampone di controllo.
    Nel frattempo, la sintomatologia di “solletico interno fastidioso” e l’arrossamento si erano ridotte parecchio ma senza scomparire del tutto, e avevo anche notato una certa ipersensibilizzazione dell’area clitoridea al tatto (asciugandomi con la carta o con l’asciugamano, ecc..).
    I risultati del secondo tampone hanno dato esito negativo per la Candida, ma “Abbondante sviluppo di Streptococcus agalatiae e discreto sviluppo di saccaromiceti cervicae”. Ora, è possibile che io avverta ancora questo fastidioso solletico interno (non dolore) e ipersensibilità locale nonostante l’assenza di infezione, o dovrei iniziare a pensare ad una neuropatia o simili?
    La ginecologa dice che il quadro clinico è perfettamente normale e non devo preoccuparmi, ma io continuo ad avere qualche dubbio. Mai avuto tutti questi sintomi fastidiosamente prima della candidosi!

    RISPOSTA

    Consiglio: curi la vaginite da Streptococco, ed eventualmente fare ricorso a sostanze che mediano l’azione delle cellule del sistema immunitario locale ( mastociti). Solo dopo almeno un mese, rivalutare la situazione.

    Gianluca Benassi

    Gianluca Benassi

    Specialista dal 2008 al 2012 del “Progetto chirurgia ginecologica, mininvasiva e oncologica” dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, oggi libero professionista presso la casa di cura “Città di Parma”. Nato a Parma nel 1975, si è laureato in medicina nel 2001 per specializzarsi in ginecologia nel 2006. È dottore di ricerca in scienze ostetriche e ginecologiche presso […]
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