soluzione chirurgica

    Pubblicato il: 20 Luglio 2011 Aggiornato il: 20 Luglio 2011

    DOMANDA

    Preg.mo, mia madre (83 anni), in seguito ad rx dorsale e lombo-sacrale (ed rm), le è stato diagnosticato quanto segue: stenosi vertebrale – spondiloartrosi diffusa osteofitosica strutturata anche a ponte – trocoscoliosi lombare sx convessa – latero olistesi sx di L2 su L3. Ora, cosa significa tutto cio? E, secondo Lei, quali sono (allo stato della scienza medica) i possibili interventi (chirurgici) per simili patologie? Possono comunque farsi interventi chirurgici? Che recupero ci potrebbe essere? Grazie

    RISPOSTA

    La stenosi vertebrale è una condizione nella quale lo spazio che contiene le strutture nervose all’interno della colonna vertebrale è ridotto. I nervi sono quindi schiacciati, funzionano male e danno origine a dolore, a riduzione della sensibilità e della forza a livello periferico (nella fattispecie quando la stenosi interessa la colonna lombosacrale, come nel caso di sua madre, i disturbi colpiscono gli arti inferiori).

    Nel caso della sua mamma, la stenosi è causata da gravi processi artrosici. E’ possibile intervenire chirurgicamente per liberare le strutture nervose, facendo una decompressione, rimuovendo cioè alcune parti ossee che sono responsabili della compressione. In genere i risultati sono buoni ma per una buona valutazione specifica è necessario visitare attentamente il paziente e valtarne gli esami