sonnambulismo

    Pubblicato il: 7 Gennaio 2013 Aggiornato il: 7 Gennaio 2013

    DOMANDA

    salve dottore le scrivo per chiederle un consiglio.mi chiamo carlo e ho 26 anni,spesso mi succede che di notte parlo o mi alzo dal letto mi metto a sede e a mia moglie gli parlo a volte parlo bene a volte non si capisce nulla quello che dico,comincio un po a preoccuparmi perche queste cose mi succedono spesso, di alzarmi e vagare per casa raramente pero parlo spesso!!tutto questo mi viene raccontato da lei la mattina seguente,perche io non mi ricordo nulla.una volta mi sono alzato perche ero convinto che c’era un topo in giro per casa l ho cercato per tutta casa e convinto che si era infilato nel letto ho messo tutti cuscini intorno,la mattina mia moglie mi ha raccontato tutto,un altra volta cercavo la luce sotto la scrivania e parlavo.. mentre la cercavo ho sbattuto con la testa nella scrivania e mi sono tagliato il labbro con i denti..xo questo succede non sempre,pero la notte spesso parlo .ieri notte mi sono svegliato,siccome ho una bambina di 7 mesi che dorme nel letto con noi,gli ho detto a mia moglie (cosi lei mi ha raccontato) con occhi aperti: ho acceso la luce e gli ho detto perche non la metti in verticale? lei sapendo che faccio il sonnambulo mi ha preso e mi ha steso nel letto dicendomi di dormire…io ho spento la luce e mi sono addormentato..ma la mattina seguente nn m ricordavo nulla.lei cosa mi consiglia? aspetto una sua risposta e vorrei sapere cosa ne pensa di questo. grazie in anticipo per la sua risposta.

    RISPOSTA

    Gentilissimo,
    durante la notte si possono avere episodi di agitazione/attivazione motoria. Quelli che avvengono nella prima parte della notte sono generalmente legati al sonno profondo non-REM (come il sonnambulismo), mentre quelli che avvengono nell’ultima parte della notte sono per lo più legati al sonno REM (come il disturbo comportamentale in sonno REM). E’ fondamentale eseguire una video-polisonnografia notturna (esame che consente di valutare il comportamento del soggetto e contemporaneamente l’attività cerebrale) per formulare una diagnosi. Soprattutto quando questi fenomeni notturni sono frequenti (più episodi alla settimana), è opportuno eseguire questo esame : infatti, anche se il soggetto non ricorda nulla di quanto ha fatto durante la notte, il suo sonno risulta disturbato e si può arrivare ad avere stanchezza/sonnolenza diurna.