DOMANDA
GENTILE DOTTORE,
SONO UNA DONNA DI 52 ANNI E DA CIRCA TRE ANNI SN AFFETTA DA GLAUCOMA AD ANGOLO APERTO CON ESCAVAZIONE AL NERVO OTTICO,SCOPERTO TRAMITE IL MIO REUMATOLOGO PERCHE’ ASSUMEVO CLOROCHINA PER L’ARTRITE.LA MIA PRESSIONE OCULARE ERA 23;COSI HO INIZIATO LA TERAPIA CON XALATAN.IN UN ANNO NON HO AVUTO BUONI RISULTATI;E ORA FACCIO LA TERAPIA CON GANFORT.HO PRATICATO UN MONITORAGGIO OCULARE,E HO SCOPERTO CHE LA MIA PRESSIONE E’ 19.IL MIO OCULISTA(RICERCATORE)SOSTIENE CHE TRA CIRCA 6 MESI,DOVREI SOSPENDERE LA TERAPIA;E CREDE CHE IO SIA NATA CON QUESTO TIPO DI ESCAVAZIONE.CONTRARIAMENTE LA MIA PRIMA OCULISTA SOSTENEVA CHE L’ESCAVAZIONE E’ DOVUTA AL FORTE AUMENTO DELLA PRESSIONE,NATURALMENTE A MIA INSAPUTA E NON PRATICANDO UNA TERAPIA.MI SA DIRE QUALCOSA IN MERITO? COSA MI CONSIGLIA DI FARE?E’ VERO TUTTO QUESTO? MI HANNO DETTO CHE LA MIA E’ UNA PATOLOGIA ABBASTANZA SERIA E CHE DOVREI PRATICARE MOLTI CAMPI VISIVI PER IL RESTO DELLA MIA VITA?L’ESCAVAZIONE PUO’ ANDARE AVANTI?
GRAZIE…
RISPOSTA
Gentile Signora, mi chiede un parere su una malattia che mi pare non essere ancora stata ben diagnosticata; l’escavazione al nervo ottico infatti non è segno sicuro di malattia, ma deve essere accompagnata da altre alterazioni (del campo visivo, della pressione dell’ochio, etc…) per poter porre la diagnosi di glaucoma. A detta del secondo oculista che l’ha visitata non ci sono gli estremi per considerare la situazione a questi livelli. Continui a farsi seguire attentamente senza eccedere in preoccupazioni eccessive: in ogni caso le cure possibili sono molte, anche se richiedono molta perseveranza e pazienza. Cari saluti, Alessandro Galan