DOMANDA
Gentile dottoressa, sono una ragazza di 20 anni che ha vissuto un’infanzia felice, decisamente al di sopra della media. Ho sempre avuto voglia di vivere la vita, di scoprire, di divertirmi. Ho sempre avuto un sacco di amici e un sacco di conoscenze, sono sempre stata molto aperta, fin da bambina.
Poi, l’amore. Ho conosciuto il mio ragazzo tre anni fa e ho perso la testa. Mi ha chiesto sempre indirettamente di cambiare e io sono cambiata quasi in tutto quello che ero. Ho lasciato i miei amici, abbiamo smesso di uscire per stare sempre soli, stiamo sempre in casa. Quest’anno io ho iniziato l’università e lui il lavoro, e ci vediamo molto di meno.
Da un po’ di tempo a questa parte, sento di non avere più un obiettivo da perseguire, non trovo più un motivo per fare qualsiasi cosa. Salvo per andare in università , non esco di casa, non studio, non mi trucco/vesto bene, anche perché non c’è mai un’occasione. Non mi amo più. Non vedo più la bella ragazza che vedevo allo specchio tempo fa. Non ho più voglia di fare l’amore con il mio ragazzo quanto prima, anche se mi dico che dopo tre anni sia normale.
Spesso, in passato, ho litigato con lui perché non mi lasciava i miei spazi, non mi consentiva sempre indirettamente di uscire con le mie amiche, di stare su internet, si lamentava del fatto che mi truccassi o mi vestissi bene per andare a scuola. Liti senza nessun risultato. Ora la voglia di fare tutto questo è passata anche a me. E allora si lamenta del fatto che io non mi trucchi più e non mi vesta bene, del fatto che non abbia più voglia di fare niente; mi ha dato dell’amorfa. Io non dico che sia colpa sua, anche perché le decisioni che ho preso le ho prese con la mia testa, anche se per voler stare insieme a lui.
Nell’ultimo periodo ho pensato spesso di avere un problema, forse di essere depressa, ma non essendo un medico non posso averne la certezza. Ho espresso la mia paura a lui che mi ha quasi voltato le spalle, dicendo che non può farci niente. Non riesco ad aprirmi così tanto con i miei genitori, e vorrei consultare uno psicologo “dal vivo”, ma essendo una studentessa non ho i mezzi economici per farlo.
Tanti amici che non vedo più, ma che ogni tanto sento mi dicono che sono cambiata, che dovrei uscire, mi prendono in giro perché “mi sono annullata per lui”, perché non faccio mai quello che voglio o che, se lo faccio, sono sempre incollata al cellulare perché lui vuole che io mi faccia sentire continuamente.
Le assicuro che se vedessi dall’esterno una persona come me, mi farebbe pena, odio, quasi schifo. Io ho sempre odiato quelli/e che sono come sono io ora. Ma non riesco a farci niente.
Vorrei sapere se ha capito da quello che le ho scritto quale potrebbe essere il mio problema, e sapere cosa potrei fare.
Grazie per l’attenzione,
Irene.
RISPOSTA
Egregia signorina,
Mi sembra che la relazione con il suo ragazzo sia diventata per lei una sorta di prigione che di certo non le dà gioia. La sua tristezza deriva dal fatto che lei si rende conto di come questo uomo riduca le sue possibilità e capacità di essere felice ma non riesce a prendere una decisione per la paura del nuovo. Una rottura della relazione implicherebbe di certo un grande dolore. Sta a lei decidere se è in grado di affrontarlo per poi ritrovarsi serena e pronta ad una nuova vita o se preferisce portare avanti questo legame senza luce.