DOMANDA
Professore sono io la mamma a cui aveva risposto sulla vulnerabilità dei disturbi di adattamento alla psicosi. Il fatto che io abbia avuto paura fobica di questa malattia incide?
Mi risponda per favore
Buona Pasqua
Mariella
RISPOSTA
Gentilissima, lei chiede se il fatto di avere una paura fobica incida. Certo non è piacevole per suo figlio vivere con una madre che ha avuto una paura fobica che possa precipitare in una psicosi. Ma suo figlio, a quanto lei stessa riferisce, ora vive sereno, si applica a scuola e nello sport, ha amici. Tutti questi fatti depongono a favore dell’esistenza di fattori di protezione che favoriscono una crescita sana. Lei dice “ho avuto”. Credo che ora dovrebbe sforzarsi per non avere più tali atteggiamenti fobici. Suo figlio sta bene. E’ sano. Vive sereno. Va bene a scuola, fa sport, ha amici. Provi quindi a eliminare, per quanto le è possibile, queste paure fobiche. Probabilmente tali paure non originano dall’episodio dei disturbi di adattamento di suo figlio. Ma nascono in se stessa, nella sua mente. Suo figlio è solo il pretesto di tali paure fobiche. Lo liberi quindi di tali paure. Le influenze su suo figlio non sono dirette, ma al massimo indirette. Se viviamo con persone che affettivamente sono importanti per noi, come una madre o un padre, è evidente che i loro stati mentali ci influenzano, agiscono dentro di noi. Ma è altrettanto evidente che suo figlio reagisce a tali fobie, non a fattori interni che predispongono alla psicosi. Si sforzi, quindi, di essere quanto più libera da tali (come di qualsiasi altra) fobie. Suo figlio è sano: punto e basta. Lei è la madre e quindi ha fondamentali responsabilità nei riguardi di suo figlio (e soprattutto di se stessa). Viva serena, dia a suo figlio la gioia di una madre tranquilla. Tanti auguri per la sua vita e quella dei suoi cari, compreso suo figlio, Luigi Aprile