Sono un pianista: che fare per l’epicondilite?

    DOMANDA

    Buongiorno.
    Sono un pianista. In seguito ad una visita ortopedica, nell’agosto 2014 mi è stata diagnosticata l’epicondilite a destra in remissione. Lo studio al Conservatorio e l’impegno musicale è stato notevole in questi mesi, ma i disturbi ed i sintomi non sono mai del tutto scomparsi, anche se sono riuscito nel proseguire con la mia attività musicale. In questi ultimi giorni mi è ritornato il dolore alle spalle, soprattutto a quella destra ed il fastidio al tendine del braccio (forse perché ho un po’ esagerato con lo studio). Mi è stato detto che il problema potrà durare fino ad un anno dalla comparsa dei primi sintomi. Vero è che sospendendo l’attività di studio sullo strumento, la malattia va in remissione, però non posso rimanere fermo a lungo altrimenti ciò va a scapito dei miei studi in Conservatorio. Cosa posso fare nel frattempo? Posso continuare la mia attività di studio in musica? Quando devo iniziare a preoccuparmi per la presenza di eventuali lesioni o traumi? Ci sono degli esercizi di stretching che possano aiutarmi?

    La ringrazio

    RISPOSTA

    Una valutazione clinica della sua esatta condizione sarebbe opportuna per poter essere più preciso.
    Lei ha giustamente parlato di stretching e in effetti questa è la migliore terapia in fase non acuta.Utile e’ affidarsi ad un fisiatra che possa seguirla negli esercizi di elongazione dei muscoli flesso estensori dell’ avambraccio oltre a terapie fisiche come tecar e laser CO 2. Non ultimo anche terapia infiltrativa con steroide in caso di persistenza di dolore inibente i suoi gesti professionali.
    Consigliata anche la crio terapia specie la sera.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
    Invia una domanda