sospensione da Depakin

    Pubblicato il: 27 Maggio 2010 Aggiornato il: 27 Maggio 2010

    DOMANDA

    Gent.le dr. Campostrini,
    ho 48 anni e dall’età di 14 mi curo con farmaci antiepilettici. Le cause della mia epilessia non sono mai state trovate, è nata dal “nulla”, nessun incidente, nessuna lesione, nessun parto difficile per mia madre. Inizialmente curata con Tegretol e Rivotril, sono poi passata al Depakin che ho preso per circa 20 anni. In tutta la mia vita ho avuto 4/5 crisi generalizzate, prima di iniziare la terapia. Durante la terapia non ho invece avuto problemi. Negli anni ho man mano diminuito la dose, fino ad arrivare, 9 anni fa, a 400 mg. al giorno di Depakin (200+200). Essendo da 2 anni entrata in pre-menopausa e avendo saputo che certe forme di epilessia beneficiano della menopausa, ho provato a diminuire la dose. Dal 7 di aprile sono passata a 200 mg. e dal 25 aprile ho smesso completamente. So che questi medicinali vanno diminuiti lentamente ma vorrei sapere, in assenza di sintomi, se così facendo vado incontro a qualche rischio. Ringraziando porgo distinti saluti. Cl

    RISPOSTA

    Tante volte le informazioni si sovrammettono e si confondo,anche per la poca chiarezza di noi medici (spesso dettata da reale non conoscenza completa degli eventi che stiamo affrontando). Mi sembra di capire che la sua forma rientri in quelle che chiamiamo, proprio per incapacità a rilevare dei meccanismi ancora ignoti, criptogeniche cioè a genesi ignota: non genetiche, non lesionali…ma ci sono). L’assunto che alcune forme di epilessia tendano a migliorare con la menopausa è vero, ma solo quelle che fin dall’inizio hanno manifestato una stretta e costante correlazione o con l’ovulazione o più spesso con il mestruo; se questo non è l’assunto del miglioramento non può essere considerato vero e quindi la scomparsa degli estrogeni (ormoni eccitanti della cellula nervosa) mediatrice di questo cosi detto migliormento non avrà nessun significato. Questo parlando in generale. La sua situazione andrebbe studiata almeno con un EEG per capire se ci sono ancora degli elementi irritativi, che facciano pensare alla possibilità di una crisi, o meno, perchè. è ovvio, il rischio che Lei corre è quello di una ricaduta. Cordiali saluti