DOMANDA
Buongiorno dottore. Da quasi tre anni soffro di dolori al piede sinistro, insorti dalla sera alla mattina senza nessuna appartente causa. Diagnosi iniziale, fascite plantare, ma ora, dopo aver fatto diverse visite ortopedice, aver portato le stampelle con tutore per 40 giorni, onde d’urto, ionoforesi, laser terapia, ultrasuoni, infiltrazione locale di cortisone,tutto è risultato inutile. Ho preso per lungo tempo, in fasi alterne etoricoxib 90mg, che durante la sua emivita mi da un forte sollievo, ma al termine dell’effetto, tutto torna come prima. I dolori, o meglio le infiammazioni sono per lo più localizzate in punti specifici del piede, ma esse a volte si “spostano” guarendo in un punto e ricomparendo in un altro.
A riposo, non riporto dolori, se non qualche rara fitta, simil crampo. Durante la deambulazione, il dolore si fa sentire, ma se mi riposo, anche per soli 5 minuti, alla ripresa del carico il dolore è lancinante per i primi attimi.
Da una recente RM, nelle prime righe del referto si osservano alcuni focolai di edema spongioso, verosimile espressione di reazione algodistrofica.
Attualmente il mio medico di base, a seguito della RM, mi ha indicato cortisone 10mg via orale, e iniezioni di acido clodronico 200mg una volta alla settimana
Cercando su internet sono venuto a conoscenza del’algodistrofia, nella quale riconosco divediversi miei sintomi, senza però avere nessun tipo di problema della pelle che tale patologia comporta.
Gradirei avere una sua opinione.
RISPOSTA
Purtroppo il riscontro RMN di “edema midollare” viene associato sistematicamente all’algodistrofia anche se tale patologia è soltanto una delle circa 30 affezioni in grado di determinare tale riscontro alla risonanza.
La sua vicenda non è particolarmente evocativa per una sindrome algodistrofica e qundi penso che in primo luogo vada rivalutata dal punto di vista diagnostico.
Cordialità.
MVarenna
