Sospetta celiachia

    DOMANDA

    Gentile dottore,
    Sono una ragazza di 25 anni un po’ confusa e preoccupata perché dalle analisi del sangue tutti i tests per la celiachia sono risultati positivi:
    Antiendomisio 1:40 rif. 1:10
    Antigliadina deamidata IgA 84 U/ml rif.0/50
    Antigliadina deamidata igG 208U/ml rif 0/50
    Antitransglutaminasi IgA 20,2 AU/ml rif 0/8
    Anche la VES e la proteina C sono un po’ alterate ma l’emocromo e le proteine totali sono perfetti e l’emoglobina e’ addirittura di 13,20 g/dL.
    Io non ho sintomi gravi,ho sempre mangiato tutto e sono sempre stata bene.
    Mercoledì dovrei fare la gastroscopia. Io mi sento frastornata, soprattutto perché, nonostante abbia due genitori medici, finora nessuno ha saputo spiegarmi bene quello che mi succede e la gravità di questa intolleranza. Cosi sono andata a leggere su internet (nonostante so che spesso non sia una buona fonte di informazione) e ho trovato cose che mi hanno gettata nel panico totale e parole quali sterilità, linfomi, celiachia refrattaria, ecc.. Così adesso sono terrorizzata per cosa dirà il referto istologico. Ho letto da qualche parte che il titolo anticorpale e’ correlabile al danno istologico. Secondo lei, questi esami sono così preoccupanti o, alla luce dei risultati della sierologia, c’è una buona probabilità che in effetti il danno istologico non sia così importante?Scusi il disturbo, mi rivolgo a lei perché trovo le sue risposte sempre scrupolose ma al contempo molto confortanti. La ringrazio infinitamente, camilla

    RISPOSTA

    Gentile Sig.ra Camilla,
    innanzitutto desidero tranquillizzarla per ciò che ha letto su Internet. La diagnosi di celiachia è praticamente sicura alla luce della positività di tutti i test anticorpali che sono altamente sensibili e specifici per la celiachia. E’ corretto comunque eseguire la biopsia duodenale in corso di EGDS per confermare la diagnosi, come Lei si accinge a fare. Non deve preoccuparsi per l’entità del danno istologico del suo intestino in quanto, anche se avesse il danno più severo, cioè l’atrofia subtotale dei villi (lesione tipo 3c), la mucosa intestinale ricrescerebbe, riacquistando una normale funzionalità dopo 12 mesi di dieta aglutinata stretta. Non deve meravigliarsi per il fatto di non avere sintomi, nè per gli elevati valori di emoglobina: oggi la celiachia è questa, spesso asintomatica e con esami bioumorali normalissimi. Ed in quamnto alla paura per l’infertilità e il linfoma sappia che la donna celiaca dopo alcuni mesi di dieta aglutinata riacquista una capacità riproduttiva del tutto normale senza nesssun rischio di problemi per la gravidanza e che il linfoma è una complicanza fortunatamente molto rara e che sui manifesta nei casi in cui vi è un grave ritardo diagnostico e la diagnosi avviene dopo i 50 anni. Vedrà che dopo il primo periodo di ambientamento, dovuto alle ovvie difficioltà per l’adattamento al nuovo regime alimentare, tutto le risulterà molto semplice e si renderà conto che, anche se dovrà seguire la dieta senza glutine per tutta la vita, la celiachia non è una compagnia di viaggio così brutta come la dipinge Internet.
    Cordiali saluti.
    Prof. Umberto Volta
    Coordinatore del Board Scientifico AIC

    Umberto Volta

    Umberto Volta

    Già responsabile della struttura semplice di malattia celiaca e sindromi da malassorbimento al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università di Bologna, dove si è specializzato in medicina interna e in malattie dell’apparato cardiovascolare. È stato professore di medicina interna della scuola di specializzazione in medicina interna dell’Università di […]
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