DOMANDA
Buongiorno professore,
Sono al mamma di una ragazzina di 14 anni, diagnosticata celiaca all’età di 9 anni.
Di recente mi è capitato di avere un episodio di febbre a 38 durato per 3 giorni, associato a disturbi intestinali, che se pur in forma più lieve sono continuati anche successivamente.
Spesso accusavo crampi e dolori tipo bruciori intestinali , ed il bisogno di andare in bagno anche più volte nel giro di poche ore e di avere anche diarrea.
Ho fatto esami del sangue e il valore della antigliadina deamidata è risultato di 23,20(valore di riferimento da 0 a 10 negativo) mentre era nella norma il valore degli anticorpi transglutaminasi di 6,3 ( negativo da 0 a 9); all’epoca della diagnosi di mia figlia , nel 2008 ,tale valore era border line
Il valore dell’eterodimero hla della celiachia, è DR3 DQ2 DR5 Livello di rischio moderato.
Le chiedo se è il caso di sottoporsi a gastroscopia con biopsia dei villi per avere una diagnosi certa?
Grazie
Donatella
RISPOSTA
Gentile Sig.ra,
il mio consiglio è di controllare la sierologia mediante la determinazione non solo degli anticorpi antitransglutaminasi IgA ed antigliadina deamidata IgG, ma anche degli anticorpi antiendomisio IgA (il test più specifico per celiacxhia) fra 3 mesi. La positività del test genetico indica semplicemente predisposizione alla celiachia e non assume alcun significato diagnostico. E’ possibile che una positività isolata degli antigliadina deamiadata in un’unica determinazione sia un falso positivo. In caso la sintomatologia persista ed uno o più test si confermino positivi far 3 mesi, sarà opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di seguire una gastroscopia con biopsia duodenale. Cordiali saluti.
Prof. Umberto Volta
Coordinatore Board Scientifico AIC