sospetta sindrome sjogren

    Pubblicato il: 30 Marzo 2012 Aggiornato il: 30 Marzo 2012

    DOMANDA

    Sono una donna di 58 anni e da circa 10 anni soffro di secchezza alle fauci.
    Da vari esami fatti nel 2002 non fu confermata la presenza di Sindrome di Sjogren.
    Poichè i sintomi si sono ulteriormente acutizzati il mio reumatologo mi ha prescritto scintigrafia alle ghiandole salivarie il cui RISULTATO in sintesi è stato “Riduzione capacità di captazione del radiofarmaco di tutte le ghiandole. Attività escretoria minimamente rilevabile per tutte le ghiandole – risposta indotta con stimolo artificiale (limone)di media qualità . Compromissione funzionale salivare diffusa a tutte le ghiandole severità media-elevata.
    Dopodichè ho fatto la biopsia con seguente diagnosi:”Sialoadenite linfocitaria focale grado 2″
    Alla luce di questi risultati 2 reumatologi hanno espresso 2 pareri contraddittori (Sindome di Sjogren in fase iniziale per uno, mentre per l’altro NON presenza di Sindrome di Sjogren).
    Gradirei un suo parere in merito.
    Grazie mille e saluti.

    RISPOSTA

    occorrerebbe conoscere i dati relativi alla presenza nel siero di autoanticorpi (ANA, anti-DNA, anti-ENA, Ra-test, ACPA), e la concomitanza o meno di secchezza oculare (test di Schirmer) e di sintomi generali e articolari, oltre naturalmente ad una accurata visita specialistica.
    Io, come terzo reumatologo, mi sento pertanto troppo svantaggiato rispetto ai colleghi che hanno avuto un diretto contatto con lei.
    Non può dunque pensare che possa darle un parere su una questione così delicata anche per le implicazioni terapeutiche che comporta una corretta diagnosi.
    Mario Carrabba