Sospetto autismo

    DOMANDA

    Buonasera dottore,
    sono la mamma di una bimba di 20 mesi, quasi 21.
    Mia figlia corre, cammina e gioca però ha degli atteggiamenti strani.Per prima cosa dice solo mamma e papà, nent’altro, noi l’abbiamo sempre spronata, stimolata, ma per ora non parla, mangia continuamente la polvere da terra, in modo ossessivo, appena vede qualcosa si china e la metfe in bocca, non fa ciao con la manina, ma capisce tutto ciò che le diciamo, indica con il dito, le piace il gioco del cucu’, il nascondino, le linguaccie ecc mha interesse per gli altri bambini le piace giocare a palla, oppure con la bambola, altalene, giostre e scivoli li adora è molto attaccata a me, mi fa tante coccole, mi guarda negli occhi, quando si eccita sventola le mani, devo preoccuparmi?
    Grazie

    RISPOSTA

    2017.01.26 Gentile Signora, vedo che Lei si è informata sull’autismo perché indica in positivo e in negativo segni che si valutano quando si sospetta questo disturbo. Esaminando punto per punto quanto Lei segnala, posso dirLe che una povertà nel linguaggio come quello di sua figlia rientra ancora nelle abbastanza ampie variazioni dello sviluppo, cioè non è da considerare patologico, anche se ovviamente va tenuto d’occhio nella sua evoluzione. L’ingestione di polvere o altri piccoli oggetti è ugualmente non patologica a 21 mesi, e si considera che solo dopo i due anni di età venga preso in considerazione come sintomo, denominato pica o picacismo. In tal caso potrebbe anche essere dovuto a carenza di ferro o altre sostanze, e per questo è opportuna una valutazione del pediatra. Elementi che devono rassicurarLa sono il fatto che la bambina indica, che fa una varietà di giochi, in particolare cu-cu, nascondino, che imita facendo linguacce, che si interessa agli altri bambini e che La guarda negli occhi.
    Comunque è sempre bene che qualsiasi bimbo che presenta qualche comportamento diverso dai suoi coetanei venga valutato, e la prima semplice valutazione la fa il suo pediatra. Per una individuazione precoce di segni che potrebbero far pensare all’autismo è utilizzabile lo strumento chiamato M-CHAT (una serie di 23 domande) o il CHAT (domande più alcune semplici prove), che, oltre ad essere facilmente reperibili nel web, sempre più fanno parte della valutazione da parte del pediatra. In caso vengano rilevate un certo numero di anomalie, si rendono opportuni accertamenti con strumenti di valutazione più completi, di competenza del neuropsichiatra.
    Cordiali saluti. Carlo Canchetti

    Carlo Cianchetti

    Carlo Cianchetti

    “Specialista in Malattie Nervose e Mentali e in Neuropsichiatria Infantile. Già professore ordinario e direttore della Clinica e della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria dell’Università di Cagliari. Attuali interessi preminenti: cefalee, ansia, depressione, psicosi.”
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