Sospetto blocco ipofisi per cortisone

    DOMANDA

    Salve Prof., a causa di un lunghissimo periodo di somministrazione di desametasone per problemi di ernia discale, da qualche mese non riusciamo a sospendere la somministrazione del cortisone in quanto si riacutizzano i dolori (nonostante abbia subito 2 interventi per ernia discale espulsa, andati bene). Ho fatto le seguenti analisi: 11/06/2014-Aldosterone: 78.6 pg/ml (val. rif. 20-180); Cortisolo: 1.5 pg/ml; Na:148; K:5.2; Mg: 1.5; Calcemia: 8.9; ACTH:10.2 pg/ml (val. rif. 6.17-58.2); T3 libero: 4.50; T4 libero:1.07; TSH:2.70; HbA1c: 6.6; Proteine tot.: 8.6; Rapp. Albumina/Globuline; 1.39. Dopo aver visto il risultato di queste analisi il mio medico ha il sospetto che ci sia un blocco dell’asse Ipotalamo-Ipofisi-Surrene. Quindi mi ha fatto riprendere il Soldesam gocce (24 al mattino). Nel frattempo sono andata diverse volte in disidratazione nonostante bevessi 2 litri di acqua al giorno, la glicemia è salita oltre 300 quindi faccio insulina rapida prima dei pasti e Lantus la sera ore 22. Ho fatto una serie di flebo e si è normalizzata un pò la situazione. Sto assumendo 6 gr. di sale da cucina al giorno per evitare l’eventuale ulteriore disidratazione e sono passata a 16 gocce di Soldesam al mattino. Ripeto le analisi il 28 Agosto e questi sono i valori: Aldosterone:48.6; HbA1c:6.5; Cortisolo:3.8; ACTH: 6.19; Natriemia: 158; Kaliemia: 5.6; Sideremia: 38.8; Natriuria: 130. Cosa ne pensa? Grazie.

    RISPOSTA

    Il problema da lei posto è molto comune. In corso di terapia prolungata ed a dose elevata di di steroidi sintetici ed in particolare di quelli a maggiore potenza soppressiva dell’ asse (come nel suo caso), la soppressione della produzione endogena di cortisolo è inevitabile. Il punto da chiarire è se sia necessario continuare la terapia con dosi “farmacologiche” (e quindi superiori a quelle “sostitutive” del difetto iatrogeno della funzione surrenalica) per la patologia di base. Se è così va valutata dal medico (nel suo caso suppongo l’ortopedico) la dose minima sufficiente ad ottenere l’effetto farmacologico ed un piano di graduale scalaggio posologico. Se la terapia della malattia di base può essere interrotta, va instaurata una terapia con uno steroide “naturale” a dosi sostitutive (idrocortisone cioè cortisolo) con periodica valutazione dell’ asse(cortisolo di base ed eventuale test di stimolo con ACTH sintetico) per valutarne poi l’eventuale interruzione.

    Salvatore M. Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Professore ordinario di Endocrinologia in Unicamillus, Università Medica Internazionale di Roma e docente nell’Università Cattolica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Medicine and Surgery. Dal 1979 è strutturato nell’Unità di Endocrinologia del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” – Università Cattolica – Roma. È stato Honorary Clinical Assistant presso il St. Bartholomew’s Hospital […]
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