DOMANDA
Gentile Dottore,
dal mese di marzo ho iniziato ad avere dei disturbi che mi hanno portato al pronto soccorso. Mi hanno fatto sospendere immediatamente la pillola e flutamide (terapia per due noduli della tiroide), ho fatto analisi, TAC, visita neurologica: tutto negativo. A quel punto ho fatto la risonanza , dalla quale è emersa un’alterazione del segnale del peduncolo cerebellare destro. Il neurologo mi ha detto che secondo lui non si tratta di SM, perché l’alterazione è unica e circoscritta, perciò mi ha consigliato solo di ripetere la risonanza dopo qualche mese, sostiene che si tratti di una semplice infiammazione.
Le scrivo il testo del referto della seconda risonanza, praticamente identica alla prima.
“Esame eseguito con apparecchiatura a magnete aperto total-body.
Non si documentano processi espansivi intracranico. Area di alterato segnale, debolmente iperintensa nelle sequenze a TR lungo a profili sfumati si documenta a livello del peduncolo cerebellare medio di destra dimensionalmente lievemente ridotta dal confronto con una precedente indagine eseguita in altra sede in data 22/03/2016.
Non ulteriori alterazioni focali della intensità di segnale a carico del parenchima cerebrale in sede sovra e sottotentoriale. Non aree di restrizione della intensità di segnale nelle sequenze pesate in DWI.
Sistema ventricolare normoconformato, simmetrico ed in asse sulla linea mediana.
4° ventricolo in sede.
Regolare ampiezza dello spazio liquorale per i encefalico.
ANGIO-RM INTRACRANICO
Esame eseguito con apparecchiatura a magnete aperto total-body mediante sequenze 3D TOF.
Normale il segnale di flusso dei vasi arteriosi intracranico. Assente il tratto P1 dell’arteria cerebrale posteriore sinistra, rifornita dal sifone carotideo omolaterale via comunicante posteriore.
Aspetto ipoplastico della vertebrale destra nel tratto esaminato che tende ad esaurirsi nell’arteria cerebellare postero-inferiore.
Lo studio angio-RM dei vasi venosi intracranico evidenzia ipoplasia del seno traverso di sinistra.
I reperti vascolari intracranico non mostrano modificazioni rispetto al precedente controllo suddetto recato in visione”.
Cosa ne pensa Dottore?
Grazie
RISPOSTA
Gentile lettrice,
concordo con l’opinione già formulata dal suo neurologo di fiducia. Stia tranquilla. Sarà il suo stesso neurologo a valutare la necessità di eseguire eventuali controlli a distanza.
Cordialità
Prof. Umberto Aguglia