SOTTO POPOLAZIONI LINFOCITARIE MOSSE

    DOMANDA

    SALVE DOTTORE, SONO ALBERTO UN RAGAZZO DI 34 ANNI DI TREVISO,DA UN PO’ DI TEMPO SOFFRO DI AFTE RECIDIVANTI NEL CAVO ORALE, SICCOME LA COSA ANDAVA AVANTI DA MESI, MI SONO DECISO A FARE DELLE ANALISI DEL SANGUE STANDAR IN PIÙ LE SOTTOPOPOLAZIONI LINFOCITARIE. GLI ESAMI STANDAR (EMOCROMO, VES, PCR, TRANSAMINASI, TRIGLICERIDI,COLESTEROLO, ED IL PROFILO PROTEICO )SONO TUTTI PERFETTI, TRANNE LE STTO POPOLAZIONI LINFOCITARIE CHE ME LE HANNO COMMENTATE COSI’:
    ESPANSIONE LINFOCITARIA B CON IMMUNOFENOTIPO CD20+BRIGHT,FMC7+,CD23+,CD79b+BRIGHT(TRE POPOLAZIONI).
    CD11c+ E RESTRIZIONE CLONALE KAPPA AD ALTA INTENSITA'(DUE POPOLAZIONI: 26% E 72%).
    LA RICERCA DI CD10, CD38, CD5, RISULTA NEGATIVA.
    QUADRO COMPATIBILE CON MALATTIA LINFOPROLIFERATIVA CRONICA B.
    IO HO FATTO VEDERE GLI ESAMI A UN EMATOLOGA CHE SENZA NEMMENO VISITARMI MI HA CONFERMATO LA DIAGNOSI.
    SONO ANDATO SUCCESSIVAMENTE A FARE UNA CONSULENZA ONCOLOGICA, E L’ONCOLOGO MI HA DETTO CHE È UN QUADRO STRANO PERCHÈ NELLE MALATTIE ONCOLOGICHE DI SOLITO SI HA UNA SINGOLA POPOLAZIONE DI CELLULE MALATE E NON PIÙ DI UNA COME NEL MIO CASO, POI LUI DICE CHE AVREI L’EMOCROMO SBALLATO SE AESSI UNA LEUCEMIA, COSA CHE NEL MIO CASO NON C’È. HO FATTO ECO ADDOME CHE RISULTA NEGATIVO E ANCHE RX TORACE NEGATIVO, EMOCROMO DOPO UN MESE PERFETTO.
    LEI COSA NE PENSA??
    POTREBBE ESSERE LEUCEMIA CRONICA OPPURE UNA SEMPLICE INFEZIONE/VIRUS CHE MI HA SCATENATO QUESTO TIPO DI REAZIONE???
    ATTENDO IL SUO PARERE.
    CORDIALI SALUTI

    RISPOSTA

    Buongiorno.
    Sulla base di quanto mi ha riportato, è verisimile che lei abbia semplicemente una condizione definita MBL, ossia “monoclonal C lymphocytosis” (linfocitosi B monoclonale), attualmente di significato indeterminato. Mi spiego meglio: l’analisi delle sottopopolazioni linfocitarie mostra una popolazione di linfociti B con fenotipo anomalo, che, in presenza di chiare alterazioni emocromocitometriche (ossia di un incremento dei linfociti definito linfocitosi assoluta), indicherebbero la presenza di una sindrome linfoproliferativa B. Ho usato il condizionale perché nel suo caso non sono presenti alterazioni emocromocitometriche (al di là della presenza delle sottopopolazioni linfocitarie anomale), e quindi la sua al momento non può ancora essere definita una sindrome linfoproliferativa a tutti gli effetti, a meno che non sia in una forma del tutto iniziale. Sinceramente non vedo una relazione con le afte ricorrenti, che fanno piuttosto pensare ad un fenomeno autoimmune tipo sindrome di Behcet. Il mio consiglio è quello di eseguire un ulteriore controllo in un centro ematologico accreditato di riferimento.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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