sperare o rassegnarsi?

    DOMANDA

    Buonasera dottoressa
    circa 5 mesi fa ho incontrato un ragazzo conosciuto in chat, ci siamo subito piaciuti entrambi e abbiamo inziato a sentirci più volte al giorno e vederci quando possibile.
    con il tempo i sentimenti crescevano da parte di entrambi, lui mi ha sempre detto di essere uscito da una relazione difficile, una situzione familiare complicata e non si sentiva pronto per una storia e anche a me andava bene questo, c’era cmq sempre molto rispetto l’uno verso l’altra.
    circa un mese fa le cose si sono inclinate, mi ha chiesto del tempo per pensare, per capire che cosa voleva veramente e che cosa provava, in questo tempo ci si sentiva ugualmente ma con meno frequeza ma non ci siamo più visti, da 15 giorni si è fatta sentire di nuovo la sua ex, e lui è sparito, l’ultima volta che ci siamo sentiti mi ha scritto questo: “ho fatto un casino e non smettero’ mai di chiederti perdono.ho bisogno di tempo per capire che cosa fare,non scappo comunque non sparisco, parleremo di tutto te lo giuro.
    un bacione..enorme.”
    io premetto che mi sono innamorata, non ho preso bene questa situzione e sto male, non riesco a fare più niente, anche le piccole cose sono diventare difficile, non faccio altro che pensare a lui e sperare di sentirlo.
    Io cerco di non cercarlo più, l’ultima volta è successo domenica, l’ho chiamato ma nn poteva parlare e io gli ho mandato un messaggio dimendogli che mi manca e che sto male senza lui. lo so che ho sbagliato a farlo ma non so più che cosa fare.

    grazie

    RISPOSTA

    La rottura di una relazione affettiva comporta sempre una fase di confusione e di incapacità di portare avanti anche le piccole cose che prima facevano parte della routine. Sta a lei decidere se aspettare ancora o accettare il cambiamento. Solo lei può valutare gli indicatori anche minimi delle reali intenzioni del suo ragazzo.

    Grazia Attili

    Grazia Attili

    ESPERTA IN RAPPORTI GENITORI-FIGLI E DI COPPIA. Professore ordinario di psicologia sociale all’Università La Sapienza di Roma. Insegna nei corsi di laurea di Sociologia e di Scienze e tecniche del servizio sociale del dipartimento di Scienze sociali dello stesso ateneo romano, dove dirige anche l’unità di ricerca “Attaccamento e sistemi sociali complessi”. Conduce da anni […]
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