Spermiogramma / ipoazospermia

    DOMANDA

    Buonasera,
    poiché il mio compagno ed io stiamo cercando da diversi mesi di avere un bambino ma non ci riusciamo, abbiamo entrambi fatto dei controlli. A me è stato diagnosticato l’ovaio multifollicolare mentre lui ha appena ritirato lo spermiogramma e il medico di base gli ha prescritto una visita endocrinologa per ipoazospermia.
    Di seguito i risultati dello spermiogramma:
    PH: 7.7
    Volume: 3.0
    Viscosità: anormale
    Colore: opalescente
    Fluidificazione: completa
    Mobilità: –
    Dopo 1 ora: –
    Progressione rettilinea rapida (A): 7%
    Progressione lenta (B): 6%
    Scarsamente mobili: 20%
    Immobili: 67%
    Vitalità: –
    Spermatozoi viventi: 60%
    Conta: –
    Spermatozoi: 15 milioni/ml
    Leucociti: 5 milioni/ml
    Emazie: numerose
    Cellule rotonde: assenti
    Morfologia: –
    Forme normali: 9%
    Anomalie nella testa: 87%
    Anomalie nel tratto intermedio: 15%
    Anomalie del flagello: 13%

    Siccome il medico di base non ci ha detto granché, potreste per favore darci qualche spiegazione in più? che non è buono si capisce dai valori di riferimento però a cosa stiamo andando incontro? E quali sono le eventuali azioni da adottare?

    Siamo molto preoccupati, attendiamo con ansia una Vs. risposta.
    Grazie

    RISPOSTA

    Il vostro caso è esemplificativo di una condizione relativamente frequente, quella cioè dove concomitano un fattore femminile (es: ovaio policistico) ed uno maschile (es: oligostenozoospermia). Assumendo che Lei abbia un’età inferiore a 35 anni, non mi pare di un caso particolarmente complicato, sebbene ottenere una gravidanza sia più difficile del normale. I parametri seminali riportati non sono particolarmente preoccupanti e certamente lo specialista andrologo sarà in grado di proporre qualche strategia per migliorarli. In casi come questo il fattore più importante da correggere è l’aumento dei leucociti, che è spesso suggestivo per un fatto infettivo. Anche per l’ovaio policistico esistono delle strategie terapeutiche. Insomma, non mi pare affatto un caso disperato e il consulto di specialisti del campo sarà sicuramente molto utile per raggiungere lo scopo.