Spermiogramma / testicoli misura ridotta

    DOMANDA

    Buongiorno Dott. Foresta,
    ho 40 anni
    ho eseguito spermiogramma ed a seguito di alcuni valori bassi relativi alla conta spermica ho eseguito l’ecografia per escludere la possibilità di varicocele. E’ emerso che il problema varicocele non c’è ma che ho entrambi i testicoli ridotti (diam longitudinale 2,5 cm quando invece la media è 4 cm). Il medico che ha eseguito l’ecografia lo ha definito “ipoplasia testicolare bilaterale”.
    Ora mi chiedo se nella mia situazione ho speranze per riuscire ad avere un figlio con la mia compagna in modo naturale. Vorrei capire se con i miei valori vi sono speranze oppure se l’unica opzione è optare per la fecondazione assistita.

    Le riporto i valori dello spermiogramma:
    ASPETTO
    Aspetto: Grigio opalescente
    Volume (mL): 5.1
    pH: 8.0
    Viscosità: Normale
    Liquefazione: Completa
    Agglutinazione: assente

    CONTA SPERMICA
    Numero spermatozoi /mL: 7.05
    Totale spermatozoi eiaculati: 35.95

    MOTILITA’
    Progressivi (%): 43
    Grado (a) (%) 22
    Grado (b) (%) 21
    Non progressivi (%) 6
    Progressivi + non progressivi (%) 49
    Immobili (%): 51


    MORFOLOGIA
    Forme normali (%): 0
    Anomalie della testa (%): 6
    Anomalie del collo (%): –
    Anomalie della coda (%): 9
    Anomalie testa e coda (%): 85
    Residuo citoplasmatico (%): –

    CELLULE NELL’EIACULATO
    Leucociti: –
    Gellule germinali immature: rare
    Emazie: rare
    Cellule Epiteliali: rare

    Grazie della sua disponibilità, stiamo cercando di risolvere questo problema che ci da molta sofferenza.

    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Gent.le Sig.re,

    intanto un solo esame del liquido seminale non è mai sufficiente per formulare una diagnosi adeguata e definitiva.

    Il ridotto numero di spermatozoi associato ad un ridotto volume testicolare propenderebbe per un quadro di oligozoospermia da testicolopatia primitiva. Ad ogni modo è fondamentale l’anamnesi per valutare possibili fattori di rischio (cause infiammatorie/infettive- genetiche etc..) ed approfondire quanto meno intanto con valutazioni ormonali (FSH, LH, Testosterone totale) che aiuterebbero non solo per formulare una diagnosi ma  per valutare la possibilità di eseguire terapie specifiche a seconda del problema allo scopo di migliorare i parametri seminali. Alla luce degli esami che mi ha riportato non si può escludere una gravidanza spontanea (è ovvio che le probabilità di successo risultano ridotte) a patto che la sua compagna non presenti problematiche.

    Cordiali saluti

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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