spero in 1 sua rassicurazione su sit. di mio padre

    DOMANDA

    gentile Dr Sono preoccupatissimo x mio padre.Lavora da 40 anni in una centrale a carbone.Mio padre x almeno 12 anni ha lavorato a contatto con l’amianto, respirandolo, lavorandoci proprio a stretto contatto senza precauzioni dato che non si conosceva la pericolosità.Oltre a questo mio padre lavora da 40 anni in questa centrale dove le polveri del carbone sono state sempre molte e mio padre inevitabilmente le ha sempre respirate.La macchina che lascia lì al parcheggio è addirittura rovinata come se sopra c’è stato gettato l’acido per quello che esce da quella centrale. Non sono un’ambientalista o quasi però sicuramente le cose per tutto qeusto tempo non sono state fatte a norma. Di manifestazioni ce ne sono state tante proprio x far chiudere questa centrale ma non potevo essere contenta per la chiusura della stessa perchè mio padre sarebbe rimasto senza lavoro.Vorrei sapere da Lei se ci sono rischi effettivi, se è vero come leggo su internet che con l’amianto, le polveri sottili, mio padre quasi sicuramente andrà incontro a qualche tumore dei polmoni.Premetto che mio padre non ha mai fumato,ma è vero che però anche con queste esposizioni che ha avuto e che ha tutt’ora è a rischio alto di tumore ai polmoni?Lui ha 65 anni,io quando penso a questa eventualità stò malissimo,non riesco a connettere.Spero che Lei mi dica che stò esagerando e che le mie preoccupazioni sono infondate. La ringrazio gia da ora, buona serata

    RISPOSTA

    L’esposizione a fattori inquinanti ambientali non comporta inevitabilmente malattie polmonari. La risposta genetica individuale ai fattori esterni è imprevedibile. Per quanto riguarda suo padre, immagino abbia fatto periodicamente dei controlli medici per escludere malattie in atto. Altrimenti, al prossimo controllo può fare una TAC torace ad alta definizione (HRCT), che rappresenta la migliore documentazione dello stato attuale dei suoi polmoni.

    Dario Olivieri

    Dario Olivieri

    Direttore della clinica pneumologica dell’Università di Parma all’ospedale Rasori. Nato a Brindisi nel 1940, si occupa soprattutto di asma bronchiale, bronchite cronica, enfisema, bpco, interstiziopatie e fibrosi polmonari.
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