Spiegazione esito scintigrafia

    Pubblicato il: 19 Agosto 2013 Aggiornato il: 19 Agosto 2013

    DOMANDA

    Buongiorno. Sono un ragazzo della provincia di Torino che vorrebbe avere un consulto. Mio nonno, 80 anni, è affetto da un tumore alla prostata e nel 2011 ha effettuato la prima scintigrafia. Pochi giorni fa ne ha effettuata un’altra. Si è trattata di una scansione total body nelle proiezioni anteriore e posteriore ed integrazione con particolari in proiezione laterale destra e sinistra del cranio, anteriore e posteriore del torace del bacino. Questa scintigrafia ha avuto il seguente esito : ” L’indagine, eseguita come da metodica, evidenzia un area di iperfissazione del tracciante osteotropo al soma D12; nel confronto con il precedente esame del 2011 si rileva una significativa riduzione dell’intensità di captazione. Permangono evidenti foci di accumulo bilaterale e simmetrico alle articolazioni acromion-claveari e dei carpi come per patologia infiammatoria-degenerativa. ” Potrei avere una spiegazione di questo esito? Grazie e ancora buongiorno.

    RISPOSTA

    Premesso che non è semplice commentare un referto senza vedere le immagini, quello che il collega le ha descritto è una riduzione del reperto già evidenziato nel 2011: questo dato è probabilmente positivo (le riduzioni di intensità sono legate a riduzione del turn-over fosfo-calcico) ma non consente di sapere la natura del reperto (probabilmente noto per altri esami e/o dati anamnestici). Invece i numerosi altri reperti sono riferiti come semplicemente dovuti a fatti artrosici, quindi non preoccupanti per la patologia che menziona (neoplasia prostatica).
    Spero di aver contribuito a chiarire, per quanto possibile, cordialità.

    Stefano Fanti

    Stefano Fanti

    ESPERTO IN MEDICINA NUCLEARE. Professore associato di medicina nucleare all’Università di Bologna. Nato a Bologna nel 1964, si è laureato e specializzato in medicina nucleare all’Università di Bologna. Dirige il centro Pet al policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna e la scuola di specialità di medicina nucleare all’Università di Bologna.
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