Stafilococco aureo penicillino resistente

    DOMANDA

    Professore buongiorno,
    a mio figlio di 25 anni 2 anni fa è stato riscontrato nell’escreato lo stafilococco aureo che dall’antibiogramma è risultato resistente alla penicillina. E’ stato inoltre fatto il test antistafilolisinico che ha riportato un valore 2. Questa, a detta di due medici specializzati in microbiologia è una colonia inattiva, pertanto non si esegue nessuna terapia.Mio figlio dice che questo stafilococco “dormiente” potrebbe svegliarsi da un momento all’altro e provocare gravi infezioni se non mortali. Spesso è stanco e privo di forze, io non so che cosa fare.
    Mi aiuti lei

    RISPOSTA

    Può sicuramente ignorare il test antistafilolisinico sul quale esistono solo pochissimi 19 vecchi lavori riportati in letteratura: l’ultimo del 1982. Rassicuri suo figlio al quale consiglierei di consultare uno pneumologo dal momento che parla di escreato per fare il punto sulla situazione polmonare. D’altra parte, dal punto di vista microbiologico, si potrebbe ipotizzare che lo stafilococco aureo sia un “contaminante” dell’escreato, acquisito cioè durante l’emissione attraverso il cavo orale. Questo può capitare quando lo stafilococco è presente nella bocca e la sua presenza dovrebbe essere indagata con un tampone faringeo. Per la stanchezza riferita, andrebbero  compiuti accertamenti di tipo internistico.

     

    Giuseppe Miragliotta

    Giuseppe Miragliotta

    ESPERTO IN TERAPIE ANTIBIOTICHE. Esperto di infezioni e terapia antiinfettiva. Professore ordinario f.r. di Microbiologia dell’Università di Bari. Specialista in Microbiologia, Ematologia, Farmacologia. Consigliere Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani.
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