stafilococco aureo resistente gola

    DOMANDA

    Da metà gennaio 2015 soffro di faringolaringotracheite. Dopo un mese e mezzo di cure (cefixima 7 gg, Aulin 10 gg, aerosol Flunitop+ Glitisol 7 gg), i sintomi si sono alleviati ma permaneva febbre a 37.3, bruciore gola, abbassamento voce. Viene eseguito tampone faringeo e VES.
    Informo che ho fatto tonsillectomia a 5 anni e ho prolasso valvola mitrale non in cura farmacologica.
    TAMPONE FARINGEO POSITIVO PER STAFILOCOCCO AUREO
    ANTIBIOGRAMMA
    AMOXICILLINA resistente
    AMPICILLINA resistente
    NITROFURANTOINA sensibile
    ERITROMICINA resistente
    TETRACICLINA sensibile
    LINCOMICINA resistente
    VANCOMICINA resistente
    AUGMENTINA resistente
    GENTAMICINA sensibile
    CIPROFLOXACINA sensibile

    VES I.K. 18.0 (riferimento 3-15)

    Medico famiglia prescrive Ciprofloxacina 1000 mg gg. Dopo 7 gg con sintomi inalterati, Pneumologo aumenta Ciprofloxacina 1500 mg gg (+ deltacortene 25 mg+fluimucil) per ulteriori 16 giorni, terminati il 20 marzo.
    A fine terapia temperatura era scesa tra 36.8 e 37 e in gola avvertivo leggero fastidio. Pneumologo ha detto di smettere antibiotico e ripetere il tampone.
    Dopo 2 giorni febbre è risalita a 37.3/ 37.4 con calo di voce e bruciore gola.
    Devo attendere fino al 27 per ripetere tampone e aspettare 1 settimana i risultati. Va bene rimanere tutti questi giorni senza cura? Vorrei chiedere consiglio sul da farsi e sul tipo di specialista da contattare, Pneumologo? Otorinolaringoiatra? Infettivologo? Qual è rischio di contagio degli altri? Quali precauzioni?

    RISPOSTA

    Mi pare che vi sia stata una copertura antibiotica prolungata ed andrei a cercare altre possibili cause dei sintomi magari anche disgiunte dalla questione dello stafilococco. Sarebbe forse opportuno esplorare la presenza o meno di una problematica allergica con un prick test e visita allergologica ( ad esempio per escludere una allergia agli acari o ad altri allergeni ) o la presenza di una sintomatologia da reflusso gastroesofageo ( valutare la possibilità di una visita gastroenterologica ). A volte non viene riconosciuta una causa scatenante e l’attenzione si concentra solo sulle ipotesi infettive. Ovviamente se restasse in piedi esclusivamente l’ipotesi infettiva non avrei altro da aggiungere a quanto già fatto oltre ad una buona visita internistica alla ricerca di altre possibili caause della febbricola..

    Fabio Beatrice

    Fabio Beatrice

    Direttore della struttura complessa di otorinolaringoiatria all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino e docente presso la scuola di specializzazione di otorinolaringoiatria dell’Università di Torino. Nato a Roma nel 1955, si è laureato in medicina nel 1979 per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria nel 1982 e in audiologia nel 1985. Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, insegna […]
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