Staphilococcus Aureus

    Pubblicato il: 3 Agosto 2013 Aggiornato il: 3 Agosto 2013

    DOMANDA

    Buongiorno Dott.ssa Esposito,
    sono una mamma di un bambino di 2 anni e mezzo. Ho lo staphilococcus aureus nel naso che mi causa crosticine e che curo con una pomata antibiotica. Ho chiesto con la pediatra che mi ha tranquillizato di poter baciare mio figlio senza problemi. Ma l’altro giorno sono andata dalla sostituta del mio medico di base (perchè in ferie) che mi ha sconsigliato di baciare mio figlio, anzi mi ha consigliato di igienizzare tutto e di tenere una mascherina in casa onde evitare di infettarlo a sua volta o di farlo andare sul mangiare che potrebbe causare una gastroenterite….. Mi ha messo un ansia!!! Ho provato a leggere in internet per capire qualcosa in più, ma mi ha messo solo di più in ansia e non so come comportarmi nei confronti di mio figlio. Vorrei tanto un Suo stimato parere! Poi è veramente così pericoloso questo batterio? Come posso accorgermi che mio figlio è stato infettato? Spero posso tranquillizzarmi un attimo, perchè in questi giorni sono ossessionata a disinfettarmi mani, naso di continuo… Sto facendo la cura con la pomata, non dovrei essere meno infettiva? La ringrazio molto. Maria Isabella

    RISPOSTA

    Gentile Signora,

    Staphylococcus aureus colonizza normalmente la cute di qualsiasi individuo. Proprio per questo, non risulta indicato cercarlo nel naso di soggetti sani. Negli individui immunocompromessi, a fronte di epidemie da questo germe nei reparti dove questi pazienti sono seguiti, può essere opportuna la ricerca. Il punto comunque è che se lei ha un’infezione acuta al naso, come in tutte le malattie infettive batteriche nelle prime 24-48 ore dall’inizio della terapia antibiotica è opportuno che nessuno tocchi le sue lesioni infette e, quindi, non è indicato che baci suo figlio. Si tratta di una precauzione limitata nel tempo che non deve portare a una forma di ossessione. E’, però, necessario che la diagnosi di infezione acuta sia corretta e che non sia stata associata la positività di un tampone che può indicare semplicemente uno stato di portatore e una manifestazione cutanea magari determinata da cause non infettive.