Stati d’animo difficili da gestire

    Pubblicato il: 19 Aprile 2010 Aggiornato il: 19 Aprile 2010

    DOMANDA

    Salve dottore, ho 25 anni e da una settimana ho perso il mio adorato papà a causa di un tumore che nel giro di due mesi lo ha completamente trasformato e consumato.
    Le scrivo perché mi sento molto strana: a distanza di una settimana sento mio papà lontano, ed un peso nel petto, un mattone doloroso e nonostante i primi giorni di profonda disperazione non riesco a piangere e forse mi sentirei molto meglio se ci riuscissi. Mi sento “congelata”, come se non fosse successo davvero. E mi sento strana, quasi in difetto verso papà, che ho amato ed amo tutt’ora immensamente perché è stato un papà meraviglioso. Io (con mia mamma) gli sono stata sempre accanto durante il decorso della malattia, ho vissuto il suo calvario vivendolo insieme a lui e la sofferenza cominciata già da tempo, è culminata poi con la sua morte. Le ho scritto per cercare di capirmi. Poi, ho un’immensa paura di perdere anche la mia mamma, che adoro. Mi può aiutare per favore? La ringrazio, buona giornata.

    RISPOSTA

    Gentile Sabrina,
    perdere un genitore è un’esperienza molto dura, che provoca spesso emozioni molto forti e difficili da gestire. Non è detto che tutte le emozioni scatenate da un simile evento siano immediatamente accessibili per la persona in lutto: i tempi di elaborazione possono cambiare a seconda della storia personale di ognuno di noi. Rientra nella norma il sentirsi “congelati” e non riuscire a piangere. Come è del tutto normale temere di perdere anche l’altro genitore. Lei è stata vicina a suo padre nella malattia e l’ha accompagnato nel suo spegnersi: è stata forte ed ora è tempo di lasciarsi un po’ andare al suo dolore per esser rimasta sola. Non si senta in colpa, lei ha fatto il possibile e non poteva fare nulla di più di quanto ha fatto. Non so se queste mie parole potranno lenire il suo dolore: ricordi che c’è bisogno di tempo per lasciare andare suo padre dentro di lei. E tenga presente che se si sente in difficoltà può richiedere l’aiuto di uno specialista in psichiatria o psicoterapia: si può rivolgere ad uno degli ambulatori collegati col Servizio Sanitario Nazionale (Asl, università, ospedali). Cordiali saluti

    Massimo Biondi

    Massimo Biondi

    Professore ordinario di psichiatria all’Università La Sapienza di Roma. Milanese, classe 1952, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università La Sapienza di Roma nel 1979. Poi la specializzazione in psichiatria e l’insegnamento presso le università dell’Aquila, di Siena e la Cattolica di Roma. Oggi è professore ordinario di psichiatria alla Sapienza, ateneo nel quale […]
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