DOMANDA
Gentilissimo Professor Giaccari,
mi farebbe piacere avere un suo prezioso parere .
Sono una donna di 62 anni ho sempre cercato e cerco di avere un alimentazione corretta non ho mai fumato ne bevuto alcolici cerco di mangiare formaggi magri per via dell’osteoporosi, la ma pressione arteriosa è normale ma purtroppo il mio colesterolo è il totale 260- LDL164- HDL78. Il mio medico asserisce che devo prendere le statine, il mio farmacista di fiducia me le sconsiglia perché asserisce che il colesterolo buono è alto e mi consiglia un prodotto naturale ARMONI PLUS.
prendo già l ‘esamoprazolo per l’ernia iatale i bifosfonati e il calcio con vit.d per le ossa per cui preferirei non assumere anche le statine ,ma non vorrei combinare guai secondo Lei Professore qual è la scelta giusta .
Infinitamente grazie e cordiali saluti
RISPOSTA
Gentile Signora,
per definire meglio il Suo caso avrei bisogno di maggiori particolari. Ma sono molte le persone che si rivolgono al nostro Centro per le Malattie Endocrine e Metaboliche del Gemelli con lo stesso problema. Le rispondo pertanto in termini generici, che Le suggerisco di condividere con il Suo medico di fiducia.
Le più recenti evidenze scientifiche dimostrano che quello che conta nel trattamento dell’ipercolesterolemia è il raggiungimento dell’obiettivo di LDL (che, come sopra, può essere diverso da persona a persona, in funzione del rischio globale per eventi cardiovascolari: < 70, <100, < 130 mg/dl). Che il Paziente riesca a raggiungere l’obiettivo con integratori (forse un po’ costosi) o con statine o statine combinate ha meno importanza. Tenga tuttavia presente che la riduzione attesa con un integratore è del 10% (nel Suo caso il colesterolo LDL scenderebbe a circa 150 mg/dl), mentre le statine, soprattutto se associate con il farmaco ezetimibe, possono ridurre il colesterolo anche più del 50%.
In più, il farmacista Le confermerà che l’integratore che Le ha suggerito ha un “plus”, che non è altro che una piccola dose di statina.
Statina per statina…